La redazione di FootballScouting ha contattato Francesco Puntoriere, giovane attaccante classe 1998 dell’Entella, tenuto sotto la lente d’ingrandimento della Juventus. Ecco il contenuto intergrale.

Sabato sera sei sceso in campo con la maglia della Juventus Primavera, nella finale del Torneo Dossena persa contro il Milan. Come giudichi la tua prestazione e quella della squadra? 

Potevamo fare meglio non abbiamo espresso al meglio quello che ci ha detto il mister e non abbiamo fatto tanto bene. Avremmo dovuto fare molto possesso palla ma non non siamo stati tanto bravi a farlo. Per il resto, abbiamo fatto un bel torneo ma peccato per la sconfitta contro il Milan.

Dopo l’esperienza al Trofeo Dossena ti aspetti che possa arrivi un’altra chiamata della Juventus?

Non saprei. Ho fatto un bel torneo e, se sono stato preso in considerazione per questa manifestazione, può essere che qualche chiamata potrà anche arrivare in futuro. Sono fiducioso e convinto dei miei mezzi, vedremo.

La tua stagione alla Virtus Entella è stata più che positiva. Come ti sei trovato a Chiavari nella tua prima esperienza lontano da casa?

All’inizio la lontananza di casa si faceva sentire però poi, con l’aiuto dei miei compagni, della mia famiglia e della mia ragazza, sono riuscito ad ambientarmi molto bene. Stagione sì positiva, tanti gol ma soprattutto buone prestazioni. Sono contento.

Il campionato dell’Entella è terminato in semifinale playoff contro Roma. C’è rammarico per come è andata la gara o comunque siete soddisfatti della stagione?

Certo un po’ di rammarico c’è per non aver vinto contro la Roma. Sapevamo che era una squadra molto forte e ben organizzata: ce l’abbiamo messa tutta ma comunque siamo usciti a testa alta sapendo di aver fatto una stagione più che ottima. E poi i giallorossi hanno vinto il Campionato, siamo soddisfatti comunque.

Il 2016 ti ha regalato tanto soddisfazioni tra cui l’esordio in B. Come hai vissuto quel momento?

In poche parole questo 2016 è stato straordinario. Aver fatto l’esordio in uno stadio pieno di gente per me è stata un’emozione stupenda. Spero di avere altre occasioni in futuro.

Voci di mercato ti vogliono lontano da Chiavari. Preferiresti giocarti le tue carte in B con l’Entella o rispondere alla chiamata di qualche club di A?

Questo è ancora tutto da decidere. Rimanere a Chiavari non sarebbe male, è una bella piazza per un giovane che aspira ad arrivare a giocare a livello professionistico. Ammetto però che, se arrivassero chiamate importanti, io e il mio agente le valuteremmo sicuramente con attenzione.

Sei un prodotto del settore giovanile della Reggina. Ti aspettavi il fallimento della società?

Dopo che la Reggina si salvò ai play out non mi sarei aspettato un fallimento. Per me la Reggina ha fatto tanto, mi ha fatto crescere sia a livello umano che calcistico. Devo molto/quasi tutto alla Reggina se tutt’oggi mi trovo qua a poter giocare ad alti livelli.

Se arrivasse una chiamata dalla SSD Reggio Calabria la prenderesti in considerazione?

La Reggina è pur sempre la squadra della mia città: ci ho giocato per ben 11 anni ed è un periodo di tempo che non si dimentica. Tornare non sarebbe male anche se bisogna chiarire in che campionato giocherà. Sicuramente se ci dovesse essere una chiamata, ci si può incontrare per parlare. Non chiudo porte a nessuno, men che meno alla squadra che mi ha fatto crescere.