Girone 7

MILAN

Alla ricerca del decimo titolo, il Milan di Stefano Nava, allenatore alla prima esperienza al Viareggio, cercherà di bruciare la Juventus per diventare la prima squadra in doppia cifra di successi nell’albo d’oro di questo prestigioso evento.

Dopo un inizio di campionato balbettante, con tanti gol realizzati ma anche tantissimi subiti (4 dalla Fiorentina, 6 dall’Hellas e 5 dalla Spal, nonché 6 dalla Sampdoria a novembre inoltrato), i rossoneri si sono stabilizzati sul limitare della zona play off, dietro all’Hellas Verona e davanti, con un vantaggio risicato, al Napoli. Il campionato resta, oltre ovviamente alla parentesi del Torneo di Viareggio, l’unico obiettivo della truppa di Nava: l’eliminazione in Coppa Italia è arrivata già ad ottobre contro la Samp. L’ultima apparizione del Milan al Torneo di Viareggio risale alla scorsa edizione: è stato un perentorio 4-0 dalla Juventus agli ottavi ad estromettere l’allora tecnico Brocchi dalla corsa per il titolo.

Il Milan arriva alla 69a edizione del Viareggio con molte attenzioni addosso, al solito: partendo dalla porta, Alessandro Plizzari ha già collezionato 18 panchine in Serie A, nonostante sia un classe 2000 e, a regola, potrebbe ancora giocare nella categoria Under 17. La difesa delle squadre giovanili del Milan è da sempre un serbatoio per le selezioni azzurre: ecco Matteo Gabbia, difensore centrale polivalente (può anche giocare in mezzo al campo), e Raoul Bellanova, terzino destro classe 2000 con il vizio del gol.

Sotto ai riflettori c’è anche Niccolò Zanellato, mezzala molto valida tecnicamente che ha già esordito con la prima squadra di Montella, seppur in amichevole, nella sfida vinta 2-1 contro il Bournemouth a settembre. Finora presente in pressoché tutte le partite di campionato, Zanellato ha contribuito alla causa rossonera con 3 gol e 3 assistenze per i compagni. Da tenere sott’occhio anche Hadziosmanovic e Torrasi.

Arriviamo all’attacco, dove, come è stato per l’edizione 2016, sarà ancora Patrick Cutrone a dover trascinare i compagni a suon di gol. Ha già raggiunto la doppia cifra di reti in campionato, è il marcatore più prolifico della propria squadra e uno dei più prolifici del girone A. La partenza di Vido, direzione Cittadella, può risultare un problema per Nava ed il suo staff: Hamadi e Modic, pur avendo un massiccio minutaggio, non assicurano, per caratteristiche, la stessa costanza di realizzazione del giocatore appena approdato in Serie B.

Il Milan non parte certo come una delle favorite assolute per la vittoria finale: nessuna squadra nella competizione, però, potrebbe ritenersi fortunata di essere stata accoppiata ai rossoneri.

BELGRANO

Terzo anno consecutivo al Torneo di Viareggio per il Belgrano, vivaio argentino della città di Cordoba. La squadra sudamericana non ha mai superato la fase a gironi ed ha conquistato una sola vittoria in questa manifestazione, 1-0 all’Abuja nell’edizione 2016. Sergio Magliano, responsabile delle giovanili del Belgrano, si è detto felice per la notizia e per i propri giocatori, che hanno così un’opportunità di mettersi in mostra in campo internazionale, e per il settore giovanile stesso, che può cogliere i frutti di un lavoro che emerge alla luce grazie alla Viareggio Cup. Se, un anno fa, la stella della squadra era il portiere Bonansea, volato in Spagna al Villarreal, quest’anno il Belgrano potrà contare sul trequartista Rikemberg, classe 1999, presente anche l’anno scorso e già con una presenza in Primera Division argentina, e su Tomas Attis, punta centrale.

SPEZIA

Ci sarà anche lo Spezia, per la settima stagione consecutiva, al Torneo di Viareggio: la squadra di Flavio Giampieretti non sta entusiasmando in campionato, guarda le avversarie dal basso del suo penultimo posto nel girone A con appena 10 punti. I liguri sono anche detentori di un triste primato: con una sola vittoria ottenuta (2-1 a Trapani), i bianconeri sono la squadra Primavera ad aver vinto meno volte finora. Il Viareggio può essere un buon modo per staccare la spina e giocare con più spensieratezza. La rosa spezzina è infarcita di giocatori classe 1999, ben 17, molti dei quali promossi dalla formazione Under 17; non è un caso, d’altronde, visto che proprio Giampieretti è stato il timoniere della squadra Allievi nel 2015/2016. Tolto Giulio Maggiore, classe 1998, già agli ordini di Di Carlo da molti mesi, lo Spezia sfoggia le armi migliori dalla cintura in su: il duo d’attacco Suleiman-Capelli, 5 gol a testa, ed il trequartista Cecchetti, 3 centri, sono i tre migliori marcatori stagionali della squadra ligure. Da rimarcare anche il talento di Antonio Candela, terzino destro classe 2000, che ha già giocato nell’ultima edizione del Torneo di Viareggio ed è diventato un componente fondamentale per la Primavera di Giampieretti.

UJANA

In questa 69a edizione si rivedono anche i congolesi dell’Athletic Club Ujana, alla seconda apparizione consecutiva dopo la prima volta nella storia del 2016. La squadra che sorprese tutti nell’edizione 2016, mettendo in riga Ascoli, Milan e Cagliari e venendo superata da una super Inter agli ottavi, era a conduzione italiana: Rino D’Agnelli era direttore sportivo (ora è passato ai Garden City Panthers) e Vito Laudani era allenatore. Per un lasso di tempo è stato persino ingaggiato un tecnico catalano a cui è stato chiesto di importare il modello della Masia del Barcellona in Congo. In un girone non impossibile, questa squadra può stupire ancora.