E se il futuro fosse già in casa? Il PSG è focalizzato su una stagione che, nonostante il momentaneo stop causa Coronavirus, lo vede attualmente in lizza su tutti i fronti. Dopo la Supercoppa di lega vinta in estate, i parigini sono in corsa per vincere anche gli altri quattro trofei a disposizione: Ligue 1, Coppa di Francia, Coupe de la Ligue e, soprattutto, la Champions League. Alla fine dell’annata scatteranno poi i vari ragionamenti in ottica calciomercato. Tra le questioni da risolvere c’è sicuramente la situazione contrattuale del difensore classe 2002 Tanguy Kouassi, uno dei prodotti recenti più interessanti del vivaio parigino, il cui legame con il club è però in scadenza con la deadline fissata per giugno.

Conosciamo meglio Tanguy Kouassi

Nato a Parigi, ma ivoriano d’origini, il 7 giugno del 2002, Kouassi cresce nell’Academy del PSG, percorrendo tutta la trafila del settore giovanile sino all’approdo in prima squadra, dove il 7 dicembre fa il suo esordio nel match contro il Montpellier. Una struttura atletica imponente se rapportata ad una maggiore età ancora da raggiungere: 187 centimetri di altezza per 83 chili di peso, che non vanno a influenzare una spiccata reattività sia nel breve che nel lungo. Letteralmente dominante nel gioco aereo e puntuale in fase di anticipo, Kouassi è dotato di una buona cifra tecnica che gli permette di destreggiarsi con disinvoltura anche in fase di costruzione dal basso e, non a caso, Tuchel lo ha già testato in più di un’occasione come vertice basso davanti alla difesa. Con il tecnico tedesco, il centrale parigino ha scalato le gerarchie e trovato minutaggio sempre più importante, entrando in pianta stabile nel giro delle rotazioni all’interno del pacchetto arretrato della formazione vincitrice di sei degli ultimi sette campionati transalpini. Sono tredici, ad oggi, i gettoni di presenza collezionati tra campionato e coppe. Tre, invece, le reti realizzate: il 22 gennaio contro il Reims in Coupe de la Ligue ha segnato il suo primo gol nonché il numero 4000 nella storia del club capitolino. Sigillo seguito poche settimane dopo dalla doppietta realizzata nel pirotecnico 4-4 contro l’Amiens, che lo ha reso il secondo giocatore più giovane nella storia della Ligue 1 a realizzare una doppietta (17 anni e 253 giorni), dietro solo a Lionel Justier che nel 1976 impiego quarantuno giorni in meno. I numeri sono quelli del predestinato, le qualità sotto gli occhi di tutti. E con il sempre più probabile addio a parametro zero di un totem come Thiago Silva, il PSG deve affrettarsi se vuole brindare il proprio gioiello che si svincola il primo luglio. Kouassi, dal canto suo, attende un segnale dai vertici del club per capire se nei prossimi anni potrà diventare a tutti gli effetti la nuova stella del Parco dei Principi.