Il movimento calcistico tedesco ha toccato il punto più basso a inizio millennio: sembrava una crisi irreversibile, cui i vertici decisero di rispondere rifondando i settori giovanili. Scelta più che mai azzeccata, a giudicare dai risultati: e se la Nazionale centra successi in serie, anche la Bundesliga se la passa bene, grazie alla presenza di numerosi giovani talenti in rampa di lancio, per la gioia del CT Low. Oggi parliamo di Timo Horn, Hakan Calhanoglu e Maximilian Meyer:

 

TIMO HORN(1993): In un’altra epoca,questo ragazzo nato a Colonia sarebbe diventato sicuramente un highlander del club, ma a meno che all’ombra del duomo non approdi qualche magnate, difficilmente accadrà. Entrato nelle giovanili della squadra della sua città nel 2002, fa il suo esordio nella Zwite Bundesliga nel 2012 e nella massima serie lo scorso anno. È l’ultimo prodotto della scuola di portieri tedesca,che in questi anni sta sfornando ottimi interpreti senza soluzione di continuità. Titolare fisso nell’ Under 21, ad occhio non avrà vita facile per aggiudicarsi i guantoni della Mannschaft, sia per la presenza di Neuer che per la concorrenza agguerrita.

 

HAKAN CALHANOGLU(1994): A dispetto della giovane età ,questo centrocampista offensivo si era messo in luce lo scorso anno nell’Amburgo, nel quale ha esordito in Bundesliga dopo un biennio nelle serie minori con il Karlsruhe. La situazione precaria della compagine anseatico lo ha convinto a trasferirsi al Bayer Leverkusen, dove di questo passo non resterà per molto. Possiede un tiro potente, unito ad una buona precisione nei calci di punizione. Quest’anno ha già siglato 11 reti in 44 match giocati, mettendosi in luce anche in Champions League. Milita nella Nazionale turca, di cui è già un punto di forza.

 

MAXIMILIAN MEYER(1995): A vederlo,ricorda molto il classico giocatore della Masia: taglia ridotta (169 cm x 64 kg) controllo di palla sublime, velocità di pensiero e di palleggio: è la nuova moda del calcio tedesco, che pare aver ripudiato i classici granatieri che produceva in serie fino a non molto tempo fa. È cresciuto nel vivaio dello Schalke 04, esordendo in prima squadra due stagioni or sono. Lo scorso anno 30 presenze impreziosite da 6 sigilli gli hanno spalancato le porte della Nazionale tedesca, sebbene Low non lo abbia incluso fra i 23 diretti in Brasile. Continuando così però,il prossimo Mondiale non gli sfuggirà.