Continua il viaggio tra le giovani promesse del nostro campionato. In ogni giornata di campionato vi presenteremo i migliori 3 prospetti che si sono distinti tra i campi di Serie A.

Questa settimana vi raccontiamo la storia di altri 3 giovani futuri campioni che hanno fatto parlare di loro con gol o prestazioni di rilievo. Sono Iago Falque, Alessandro Florenzi e Balde Keita.

IAGO FALQUE (1990): Partito da Vigo, il 4 Gennaio 1990, Iago Falque Silva ne ha fatta di strada. Inizia nella cantera del Barcellona e, visto che ci sapeva fare, arriva in fretta nel Barcellona B di Luis Enrique. Ma Iago ha voglia di giocare, cosa che non succede ai blaugrana, e riesce a svincolarsi a parametro zero accasandosi alla Juventus nel 2008. Dopo molto peregrinare tra Bari, Villareal B, Tottenham, dove viene ceduto a titolo definitivo dalla Juventus, e Southampton, Iago Falque approda, sempre in prestito, prima all’Almeria e poi al Rayo Vallejano. Qui in questi due anni colleziona presenze e qualche gol, 5 per la precisione, ma si comincia ad intravedere un prospetto interessante che nessuna di queste squadre ha mai saputo valorizzare. Intanto gli anni passano e siamo nel 2014, il Genoa decide di puntare su di lui e nel giugno dello stesso anno lo preleva. Questo possiamo definirlo l’anno della consacrazione con 27 presenze e già 10 gol in campionato. Nato come centrocampista, ma evoluto a trequartista, Iago è molto propenso alla fase offensiva e nella squadra ligure ha affinato ciò. Ottimo nel dribbling, lo spagno si sacrifica molto nel ripiegamento difensivo e nel recupero dei palloni, ottime anche le doti fisiche con cui Iago Falque sta stupendo tutti. Mercoledì ha segnato il suo decimo gol contro il Milan a San Siro su rigore. Freddezza e determinazione altre qualità che il fantasista sta mostrando con il Genoa. Per il 25 enne di Vigo una seconda giovinezza ed un prospetto per il futuro molto importante.

ALESSANDRO FLORENZI (1991): Totti, De Rossi e, adesso, Florenzi. Sono loro i romani e romanisti che giocano per la squadra del cuore. Alessandro infatti nasce a Roma l’11 Marzo 1991 e nella Roma muove i suoi primi passi in quel campo che non lascerà più. Si fa tutte le trafile giovanili fino ad arrivare nella Primavera di Alberto De Rossi che, vedendo la sua grinta e passione in campo, gli affida la fascia di capitano della Roma Primavera.  A 20 anni fa il suo esordio in Serie A sostituendo una leggenda come Francesco Totti contro la Sampdoria nel 2011. A Luglio dello stesso anno, la società capitolina decide di mandarlo a farsi le ossa al Crotone in Serie B. In Calabria vive una delle sue migliori esperienze mettendo a referto 37 partite e segnando ben 11 gol, giocando in qualsiasi ruolo. Alla fine della stagione verrà insignito anche del premio Miglior Giovane della Serie B. Viste le ottime prestazioni del tuttofare giallorosso, la Roma lo riporta a casa e lo mette in pianta stabile in prima squadra. Dal 2012 ad oggi Florenzi passa tre stagioni nella società giallorossa e ne diventa un punto fondamentale collezionando 105 presenze con 13 gol. Come già detto la duttilità in mezzo al campo è la sua arma migliore. Un bel biglietto da visita che in pochi hanno. Da terzino a punta, Alessandro riesce ad interpretare tutti i ruoli in maniera esemplare. Ultimamente Garcia lo sta utilizzando come terzino e la Roma sembra aver trovato un’ottima spinta dalla fascia destra. Da li è uscito il suo ultimo gol, il quarto quest’anno. Una staffilata di destro dopo aver superato tre giocatori del SassuoloCuore, grinta, passione, lavoratore su quel campo da gioco che ogni tifoso ama vedere. È già idolo della Curva Sud a 24 anni e il futuro della Roma passa dalla sua grinta. Anche Conte se lo coccola per bene, un bel prospetto in ottica Nazionale.

BALDE KEITA (1995): Corre veloce Keita Baldé Diao, per tutti Keita. Dal Senegal ad Arbucies, una piccola cittadina spagnola, ha inizio la storia di questo ragazzo venuto al mondo l’8 marzo di vent’anni fa. La sua storia, calcisticamente parlando, si apre da Barcellona, dal Barcellona. Keita fin da bambino gioca per i blaugrana e già si fa vedere per le sue doti. Ma un giorno, in un torneo giovanile, nel 2010, per uno scherzo tanto stupido quanto banale, un cubetto di ghiaccio nel letto di un compagno, il giovane attaccante spagnolo viene allontanato in prestito come punizione dal Barcellona. Nel Cornellà, squadra dove deve scontare la punizione, segna intorno ai 47 gol stagionali e alla fine della stagione prende una decisione: Non tornare al Barcellona. La Lazio sfrutta l’occasione e nel 2011, per 300 mila euro, ne acquista il cartellino. Per problemi legati al passaporto passa un anno senza poter giocare partite ufficiali, ma si fa vedere nei tornei di categoria, mostrando fin da subito ottime potenzialità. L’anno dopo, potendo giocare, aiuta la Primavera di Bollini a vincere il campionato Primavera e Keita diventa trascinatore assoluto. Petkovic lo nota e lo porta in panchina qualche volta. Il 2013 è l’anno del passaggio tra i grandi della Lazio e lo spagnolo si sente a suo agio con il grande pubblico. Sul campo dell’Olimpico corre e fa impazzire la Curva Nord che lo osanna intravedendo il futuro campione. Quest’anno è stato un anno un po’ più difficile e particolare con i gol che mancano e con vari problemi fisici che ne falcidiano la stagione. Mercoledì scorso, però, ha siglato il suo primo gol stagionale contro il Parma, sua prima vittima in Serie A. Pallone infilato alle spalle di Mirante dopo un cross dalla destra. Un gol liberatorio che serve come il pane, psicologicamente, allo spagnolo di ArbuciesVelocità, dribbling palla al piede, classe incredibile. Per chi lo vede è puro divertimento, per chi lo marca assoluto incubo. Keita Balde ha potenza nelle gambe ed dotato di un ottimo tiro. Predilige la fascia, ma non disdegna la punta. Aspettando la sua definitiva consacrazione, la Lazio ha il futuro sulla fascia già assicurato: Keita Balde.