C’è tanta fiducia nelle qualità dei due centrocampisti Alessandro Cannataro (’95) e Lorenzo Simonetti (’96), i due perni della mediana amaranto.

Certo, il girone di ritorno non è stato dei più esaltanti, ma alla fine del girone d’andata, il Livorno di mister Zanetti si era senza ombra di dubbio, aggiudicato il premio di sorpresa del campionato. E parte del merito è da attribuire alla linea centrale degli amaranto, composta da Alessandro Cannataro (’95) e Lorenzo Simonetti (’96). Due storie molto diverse le loro, unite da un unico filo conduttore: la voglia di diventare calciatori.

Per chi segue un minimo il calcio giovanile, il nome di Cannataro dovrebbe non suonare nuovo. Alessandro e suo gemello Francesco, nascono a Mariano Comense nel 1995. Iniziano a giocare assieme alla squadra dell’Oratorio locale, e, le doti calcistiche di Alessandro, non sfuggono agli osservatori dell’Inter.  I neroazzurri vorrebbero portare subito il ragazzo a Milano, ma, i genitori non vogliono dividere i figli essendo ancora piccoli. Così, Cannataro finisce alla scuola calcio di Stefano Borgonovo, dove cresce, per poi, a 12 anni, passare definitivamente all’Inter. Nella squadra milanese gioca per sei anni, venendo convocato in tutta la trafila delle giovanili azzurre, dall’Under-15 all’Under-19.

Capitano della Berretti, con la quale vince lo scudetto di categoria assieme a mister Zanetti, l’anno scorso passa in primavera dove non gioca moltissimo, appena 4 presenze in una squadra molto forte. Ecco che, nell’estate 2013, vista l’affiliazione fra Livorno ed Inter, viene ceduto in comproprietà in Toscana, dove viene aggregato in primavera nella quale diviene un membro fisso. A settembre torna in Under-19, ma non viene convocato per la fase finale degli europei tenutasi in ottobre.

Con la maglia amaranto disputa un ottimo girone di andata, in cui, attraverso la sua esperienza, guida i compagni al successo, risultando spesso decisivo. Poi, nel girone di ritorno, qualcosa va storto.

La squadra non gira più come prima, e anche Cannataro è vittima di questa involuzione. Alcuni acciacchi lo tormentano, poi arriva una squalifica che gli fa saltare due turni di campionato,ma,  a quel punto, i giochi sono fatti. Torna nell’ultima di campionato contro il Catania, non giocando male, per poi ritrovare la forma nei tornei estivi conclusi con la vittoria del torneo “Città di Ponsacco”, di cui risulta essere il miglior giocatore. Per lui vari allenamenti in prima squadra, col quale sognava di esordire magari a Parma, indossando la maglia numero 88 che sognava.

La convocazione non è arrivata, è vero, ma è nata la voce che, viste le varie cessioni in mezzo al campo che si appresta ad affrontare il Livorno, l’anno prossimo potrebbe salire in prima squadra, almeno all’inizio. Il ragazzo ha le idee chiare, è determinato ad arrivare il più su possibile. La carriera giovanile lo ha eletto come uno dei migliori talenti, ora inizia quella da calciatore vero, che si sa, è un libro da riscrivere completamente. Staremo a vedere se il Livorno punterà su di lui, o se preferirà un prestito in Lega Pro.

Dovrebbe restare a Livorno, invece, Lorenzo Simonetti. Il ragazzo, più giovane di un anno di Cannataro, continuerà con la primavera, dopo una stagione, la prima per lui, molto positiva. Due gol nelle prime quattro giornate, contro Juve Stabia e Reggina, poi un rendimento sempre in crescendo, conclusosi con la prima convocazione in Serie A, dove ha addirittura ottenuto la maglia numero 8.

Meno conosciuto a livello nazionale, ma destinato a far parlare di sè, Simonetti nasce a Viterbo nell’agosto del ’96, poi, per motivi di lavoro del padre, è costretto a trasferirsi in Toscana. Qua inizia col Pro Livorno Sorgenti, seconda squadra della città, dove si mette in luce venendo chiamato dal Livorno. Con la maglia amaranto cresce, disputando tutti i campionati giovanili, e ottenendo una convocazione in Under-15 assieme al compagno di squadra Leonardo Del Punta.

Sarà l’unica esperienza in azzurro per lui, ma le soddisfazioni comunque arrivano. Quest’anno come detto, parte titolare nella sua prima avventura in categoria Primavera, mettendo subito a segno due gol. Con 23 presenze in campionato, risulta al pari di Diana il giocatore più volte partito dall’inizio. A febbraio, ha l’onore di partecipare al torneo di Viareggio, dove gioca belle partite, specie contro la Roma. Un derby per lui, vista la sua fede biancoceleste. E proprio contro la Lazio riesce nel difficile compito di annichilire Minala, nonostante la squadra di Inzaghi alla fine vinca per 1-0.

Nell’ultima giornata di campionato, Davide Nicola decide di portarlo con sé a Parma, dove rimane in panchina, ma vive un’esperienza importante. Per il prossimo anno, come detto, è molto probabile che farà parte della primavera, ma, a luglio, chi lo sa, potrebbe partire con la prima squadra in ritiro. Anche su di lui l’attesa è tanta, certo che il talento non manca.

Mentre Cannataro è più un regista, un metronomo, Simonetti gioca più da mezzala. Entrambi dotati di ottimi piedi, Simonetti fa del tiro la sua arma migliore, mentre Cannataro può vantare una notevole visione di gioco. Sono stati schierati o come centrale e mezzala destra nel 3-5-2, o come registra arretrato e trequartista nel 4-2-3-1.

 

Schede tecniche:

Nome:  Alessandro                                  Nome: Lorenzo

Cognome: Cannataro                             Cognome: Simonetti

Data di Nascita: 20/05/1995            Data di nascita: 28/08/1996

Ruolo: Mediano, Regista                     Ruolo: Mezzala, Trequartista

Valore: 100.000 €                                 Valore: 75.000 €