La FFF (Fédération Française de Football) ha stilato qualche giorno fa la classifica relativa ai centri di formazione della stagione 2016\17 premiando l’ottimo lavoro del Lione che è riuscita a piazzarsi davanti a Monaco e Psg. Chi non è apparsa nella top 10 di questa speciale classifica è stato l’Olympique Marseille che è arrivata solo 20esima. Però, nell’ultima stagione il club marsigliese è riuscito a far conoscere al calcio internazionale un importante prospetto che, con l’arrivo di Rudi Garcia, ha trovato  una certa continuità di minutaggio.

Stiamo parlando di Maxime Lopez, franco-algerino nato a Marsiglia il 4 Dicembre del 1997. 167 cm per 58 kg, fisico sicuramente non prorompente ma le sue qualità tecniche azzerano tutti i dubbi a proposito. Nasce e si sviluppa calcisticamente nelle giovanili della sua città nativa, si fa tutta la trafila e a 16 anni firma il suo primo contratto da professionista. Una buona impressione il ragazzo marsigliese la incomincia a lasciare nell’edizione della UEFA Youth League del 2013\14, dove disputa sei gare di cui due da titolare, 1 gol importante nell’inaspettato 4 a 1 al Borussia Dortmund e due assist preziosi nella gara vinta contro il Napoli per 2 a 1.

La sua crescita è molto graduale, l’approccio alla prima squadra è datato Settembre 2015 quando l’allora tecnico Michel decise di concedergli del minutaggio nella ripresa contro lo Spartak Trnava. Il tecnico spagnolo lo fa integrare a piccoli passi e la sua prima convocazione con il Marsiglia A è nel Novembre del 2015 quando viene inserito nella distinta della partita di Europa League contro il Braga.

La stagione 2016\17 è quella della svolta. Frank Passi lo convoca prima per la preparazione estiva e poi lo fa esordire il 21 Agosto contro Guingamp subentrando al 60′ a Bouna Sarr e regalando anche l’assist a Thauvin per l’inutile 2 a 1. Il cammino dell’OM in campionato però non è entusiasmante, Frank Passi prima dell’esonero in 8 gare lo farà scendere in campo ancora per pochissimi minuti. Poi, l’arrivo Rudi Garcia stravolge completamente la sua stagione, per il tecnico ex Roma Lopez diventa un fattore centrale nello scacchiere della sua squadra. Maxime diventa fondamentale per gli equilibri e le 32 presenze a fine stagione tra campionato e coppe, i 3 gol e gli 8 assist sono numeri che andranno a confermare la sua importanza che sarà ulteriormente certificata anche dalla conquista del preliminare di Europa League nonostante un avvio non certo facile.

Nato come trequartista, Rudi Garcia lo ha arretrato qualche metro più indietro per consentirgli di essere il costruttore delle trame di gioco. Un ottimo playmaker, un numero 10 molto simile a Marco Verratti sia per la sua visione di gioco e sia per le qualità tecniche. Il suo piede preferito è il destro ma ha dimostrato comunque di saper usare molto bene anche quello sinistro. Abile nel puntare e nel saltare gli avversari, è spesso incaricato nel battere i rigori, punizioni dal limite e i vari corner a favore. Caratterialmente si tratta di un giocatore molto altruista, umile e sopratutto molto intelligente quando deve adattarsi alle varie situazioni di gioco. In campo, nonostante la sua stazza fisica non altissima e non ancora ben strutturata, non si tira indietro nei contrasti e dimostra comunque di avere una certa temperanza. Le troppe ammonizioni a volte lo penalizzano cosi come in alcune situazioni soffre il gioco aereo.

LA SUA CARTA D’IDENTITÀ

Nome: Maxime
Cognome: 
López
Data di nascita: 
4/12/1997
Luogo di nascita: 
Marsiglia
Nazionalità: Franco – Algerina
Altezza e peso:
 1.67cm per 58kg
Ruolo naturale: 
Trequartista e centrocampista centrale
Piede preferito: 
destro