Marcos Baselga (Zaragoza, Spagna, 1999, 1.77cm, piede destro).

Cresciuto calcisticamente nelle file del Real Zaragoza, dopo aver fatto tutto il percorso delle varie categorie giovanili arrivando a debuttare anche in Segunda Division con la prima squadra, nella passata stagione ha realizzato 18 reti in Tercera Division (equivalente della Serie D italiana) con il Deportivo Aragon, squadra B del club aragonese, guadagnandosi la possibilità di andare in prestito all’Atletico Baleares, squadra di vertice della Segunda B (equivalente alla Serie C italiana). Nell’ultimo anno in Juvenil Division d’Honor (corrispondente alla Primavera Italiana), ha realizzato 21 goal in 30 presenze.

Abilità tecnico-tattiche di Marcos Baselga

Nonostante sia una punta centrale dall’innato fiuto del goal e freddo negli ultimi 11 metri, è un elemento molto duttile e dotato di una grande intelligenza tattica che ne fanno un elemento molto prezioso per ogni contesto in cui viene impiegato. Può essere definito un centravanti atipico in grado di giocare su tutto il fronte d’attacco, sia come unico terminale offensivo che sulle corsie laterali. Impiegato spesso nell’arco della sua carriera come unica punta in vari sistemi quali (1-4-3-3 oppure 1-4-2-3-1), inoltre è in grado di giocare anche in un attacco a 2 come seconda punta, oppure come esterno d’attacco sinistro in sistemi quali 1-4-2-4 oppure 1-4-2-3-1. In ogni modo la sua posizione ideale è punta centrale. All’Atletico Baleares è utilizzato in tutte le posizioni del tridente, e ogni tanto è stato schierato fuori ruolo anche come mezz’ala sinistra, dove è stato sicuramente penalizzato in una posizione non familiare al suo modo di giocare.

Quando schierato come punta centrale, ama spesso partire da lontano partecipando alla manovra, dimostrando quindi grande dimestichezza nel giocare in profondità attaccando spesso e volentieri lo spazio, risultando un elemento che ama essere lanciato negli spazi aperti piuttosto che ricevere palla sui piedi, ma che comunque si disimpegna egregiamente quando servito a dovere. Una caratteristica più unica che rara nel calcio moderno, che richiama i grandi attaccanti degli anni 90/inizio 2000. A dispetto dell’altezza è molto abile nel gioco aereo e si fa notare anche in acrobazia, il quale gli ha consentito di realizzare parecchi goal al volo e di prima intenzione. In ogni caso dimostra di sentire la porta, capacità che gli consente anche di poter disimpegnarsi in maniera più che buona spalle alla porta. Quando schierato largo a sinistra in un 1-4-2-3-1, dimostra senso della posizione e ottime capacità d’inserimento, essendo un elemento che cerca spesso di convergere verso il centro tagliando con facilità il campo. In ogni caso, per le sue attitudini, la sua seconda migliore posizione è quella di seconda punta a supporto di una punta di peso in grado di aprire spazi per il compagno.

Marcos Baselga

Marcos Baselga: fisico, carattere e possibile evoluzione

Elemento normolineo dal baricentro basso, compensa la mancanza di centimetri con l’astuzia e un buon ritmo che abbinato alle sue capacità aerobiche ne fanno un elemento in grado di poter reggere il reparto da solo. Atleta professionale che dimostra una maturità superiore rispetto all’età anagrafica. Mai sopra le righe, sempre disposto ad aiutare i compagni e mettersi a disposizione dei compagni più esperti. Non si segnalano eventi particolari fuori dal campo.

Alla prima esperienza “tra i grandi” e lontano dal club in cui è cresciuto, sta dimostrando di essere un elemento prezioso per il club maiorchino, che ne sta sfruttando come detto la sua grande duttilità. Essendo ancora in una fase formativa ( in questo mese compierà 22 anni), ce la sensazione che la prossima stagione possa essere quella della sua definitiva consacrazione nel calcio professionistico. Inoltre, nella malaugurata ipotesi che il suo club, il Real Zaragoza, dovesse retrocedere in Segunda B, non avrei dubbi sul fatto che possa conquistarsi la maglia da titolare in prima squadra. Questa proiezione del tutto plausibile, sommata all’esperienza all’Atletico Baleares, possono risultare 2 aspetti fondamentali da non sottovalutare, e che giocano a suo favore nel processo di crescita per diventare una punta di categoria superiore. In proiezione, il ragazzo può diventare un elemento in grado di affermarsi anche nella Liga nel giro di 2/3 stagioni.

In cosa può migliorare Marcos Baselga

Per quello che ha fatto fino ad ora nella sua breve carriera, ha dimostrato di essere un elemento di sicuro avvenire, ma che ha bisogno di un periodo di adattamento per conoscere la categoria prima di giocare al massimo del suo potenziale. Alla prima stagione in Tercera Division con la squadra B del Zaragoza, il Deportivo Aragon, ha iniziato in sordina dopo essere stato capocannoniere nella categoria Primavera, per poi l’anno successivo è riuscito ad esplodere definitivamente in squadra, diventandone poi anche il capocannoniere. Questa sua prima stagione in Segunda B, vuoi per il periodo storico attuale (nel calcio spagnolo questa categoria è forse una delle più penalizzate, dato che fino al 24 gennaio scorso è stata ferma per oltre 40 giorni e in tutto sono state disputate solo 11 partite di campionato), non gli ha dato la giusta continuità e sembra quindi ripercorrere sulla falsariga lo stesso tipo di percorso fatto in precedenza. Probabilmente anche il fatto di essere spesso impiegato non nella sua posizione principale ne ha variato il rendimento, portandolo spesso a non essere continuo nelle sue prestazioni.

In generale, essendo questi appunti legati più alla mancanza di esperienza che ad altro, lasciano ben sperare che una volta acquisita la giusta esperienza nel calcio professionistico possa superare quanto appena scritto. Quando impiegato sugli esterni, nonostante sia un elemento molto generoso, risulta essere abbastanza indolente nel rincorrere l’avversario in fase di ripiegamento, dimostrando quindi di essere un elemento che se disciplinato tatticamente (nonostante in un ruolo non suo), possa migliorare ulteriormente la sua duttilità, nonostante sia un elemento predisposto al cambiamento. Fisicamente, per il livello attuale in cui è impegnato, si dimostra pronto, ma inevitabilmente quando salirà di categoria, avrà bisogno di aggiungere massa muscolare alla sua ottima struttura fisica per reggere l’urto con calciatori già affermati.

A chi somiglia: David Villa // Claudio Lopez

Scheda a cura di Stefano Perna (Fondatore TheScoutingApp)