La presenza di una squadra come l’Atalanta nei piani alti della classifica stupisce, ma non è certo qualcosa di casuale: sono molti, infatti, i giocatori provenienti dal vivaio bergamasco che si stanno distinguendo tra i professionisti. Che l’Atalanta ci sapesse fare con i ragazzi, insomma, è risaputo, non ci volevano tre mesi di Serie A per capirlo.

Roberto Gagliardini ha catalizzato l’attenzione del mondo del calcio, che ha imparato a scoprirlo a partire dalla convocazione a sorpresa di Ventura in Nazionale maggiore. Classe 1994, giovane ma non giovanissimo, ha disputato due stagioni in Serie B (al netto dei trasferimenti invernali del 2014 e del 2016) con tre maglie diverse: Cesena, Spezia e Vicenza. Le esperienze nella serie cadetta non sono particolarmente entusiasmanti, così come il girone di ritorno all’Atalanta, che lo ha ritirato dal prestito al Vicenza durante il mercato invernale 2016. A dimostrazione di quanto un allenatore sia fondamentale nella valorizzazione di un giocatore, Gagliardini diventa di punto in bianco un titolare della squadra del neo allenatore orobico Gasperini. Non è sempre un curriculum di primo livello a fare il calciatore. L’ex allenatore di Genoa e Inter ha intravisto in lui, discreto centrocampista ma nulla più fino all’estate precedente, le qualità per esaltare il proprio sistema di gioco: Gagliardini, dal canto suo, si è messo a completa disposizione del proprio mister.

Il fisico possente (1 metro e 88 centimetri di altezza) fa di Gagliardini un centrocampista tutt’altro che sicuro con la palla tra i piedi: non è raro vederlo incespicare o perdere l’attimo giusto per agire. Difatti, spesso si limita a dei semplici passaggi verso le fasce, fulcro del gioco di Gasperini. E’ in fase difensiva che Gagliardini fa la differenza, nonostante qualche difetto che difficilmente potrà limare: in fase di possesso, l’ex Vicenza si piazza sempre in prossimità dell’area di rigore avversaria, senza particolari funzioni di manovra; una volta persa palla, si fionda verso il portatore per recuperarla immediatamente, attuando il cosiddetto gegenpressing, e far ripartire l’azione. E’ un giocatore molto intenso e continuo nell’arco della gara, non eccelle né in velocità né in agilità ma può coprire vaste porzioni di campo nell’arco della partita.

La vera sfida di Gagliardini, ora, è dimostrare di poter fare la differenza in più contesti di gioco, uscendo dall’ala protettiva di un sistema collaudato come quello in cui sta eccellendo. Le esperienze in Serie B gli remano contro, ma di tempo a disposizione ne ha.

Nome: Roberto Gagliardini

Data di nascita: 07/04/1994

Luogo di nascita: Bergamo

Nazionalità: italiana

Altezza: 1,88 m

Ruolo: centrale/mediano

Piede: destro

Valore di mercato: 700.000 €

Dati: Transfermarkt