Franco Vàzquez e Lucas el chino Zelarayan. Il primo resta uno fra i sinistri più eleganti ad aver mai calcato i campi della serie A, il secondo un talento sprecato il cui soprannome deriva dagli zigomi alti e da un forse troppo precoce paragone tecnico con Recoba, ma entrambi hanno qualcosa in comune, sono cresciuti nel Club Atletico Belgrano. La squadra di Cordoba è una città nel bel mezzo dell’entroterra argentino fondata dai gesuiti dove calcisticamente la fanno da padrone il già citato Pirata e il Talleres, le due compagini danno vita a un acceso derby, El Clasico Cordòbes.

FRANCESCO GUIDONI

Ne avranno visti di clasicòs i Guidoni, famiglia dalla quale il 5 febbraio 2002 nasce Francesco, socio celeste sin dalla nascita. Inizia logicamente nelle giovanili della squadra di famiglia disputando però un solo anno nella trafila della società intitolata al grande generale Manuel Belgrano, ideatore della bandiera nazionale il cui busto appare sulla banconota da 10 pesos. Nel 2015 FrancescoGuidoni si trasferisce in Italia nel marzo del 2015 presso Sorrento facendosi rapidamente strada all’interno del panorama sportivo sorrentino. Il club rossonero non si lascia scappare il talento cordobese e lo aggrega all’Accademia Calcio, succursale della formazione campana.

CARATTERISTICHE

La buona struttura fisica fa in modo che sia inizialmente impiegato come terzino di spinta, ruolo che ne preclude in parte l’esplosione creativa delle proprie doti, per questo nelle annate successive passa dalla 2 al 10 e quindi avanza la propria posizione fino a ricoprire la fascia sinistra da quarto di centrocampo o come ala a rientrare sul piede forte, il destro, nel 4-3-3. I 167 cm del 16enne contribuiscono alla formazione del repertorio in possesso esploso agli occhi di tutti durante l’ultima stagione della categoria Esordienti.

COSENZA

Agli ordini di mister Borchiellini, Guidoni diventa una risulta uno dei profili più promettenti del campionato regionale passato, durante il quale ha messo a segno 25 gol, spesso anche frutto di giocate estrose come un sigillo risalente all’11 febbraio scorso. Sul manto erboso del Campo Italia, Guidoni punta il difensore avversario in un 1vs1 dribblandolo brillantemente con una finta di tacco che gli permette la conclusione di sinistro a incrociare. La personalità c’è, e se ne accorge il Cosenza, che convoca il ragazzo per un provino in Basilicata dove convince gli osservatori lucani. La scalata per Francesco Guidoni è appena iniziata, magari in cuor suo auspica possa concludersi davanti all’hinchada dello stadio Alberdi, tornando a casa come faranno probabilmente el Mudo ed el Chino.