Oggi per la nostra rubrica vi parliamo di Attilio Carpentieri, giovane ala destra classe ’97 che si sta mettendo in mostra con la Reggina, attualmente in zona playout nel girone C di Lega Pro.

Attilio Carpentieri è nato a Roma il 30/6/1997 nel quartiere di Centocelle dove inizia a giocare con la squadra del quartiere. Durante una partita viene notato dal suo futuro allenatore Roberto Belardo, che considera fondamentale per la sua crescita e dal presidente della sua prossima squadra, il Savio. Ed è proprio con la maglia blues che Attilio si mette in mostra agli addetti ai lavori, vincendo il titolo regionale del campionato Allievi Elite nella stagione 2014-2015. Da lì inizia il suo percorso verso il professionismo, anche grazie al suo amico-agente Federico Valentino.

Viene acquistato dal Lanciano, squadra che milita in Serie B, ma Attilio inizia la sua stagione con la Primavera vista la sua giovane età. Attilio considera Lanciano la piazza giusta per fare il salto di qualità, perché “ti permette di allenarti senza eccessive pressioni”, ma nei primi mesi accuserà il salto tra i professionisti. Piano piano inizia a prendere confidenza con il campionato Primavera, dove il livello è molto più alto rispetto al campionato allievi, e inizia a togliersi anche le prime soddisfazioni. A Lanciano conclude la stagione con tre convocazioni in prima squadra e 9 gol, sicuramente il più bello quello contro il Palermo, con un gran sinistro a giro, a detta di molti la qualità migliore del ragazzo. Però quello che lui considera più importante è quello contro il Milan, è lì che ha avuto la sua prima vera soddisfazione con quella maglia e si è reso conto di tutte quelle che sono le sue qualità. Purtroppo quell’anno la società della famiglia Maio non naviga in buone acque dal punto di vista economico e annuncia il fallimento. Per Carpentieri sfuma l’opportunità del suo primo contratto da professionista e dell’esordio in Serie B, visto che godeva molto della stima dell’attuale tecnico tecnico della prima squadra. Attilio così è libero di trovarsi un’altra squadra, il telefono del suo agente squilla più volte, arrivano chiamate dal Catania, dal Racing Roma, dal Monopoli e dal Nardò, quest’ultimo club allenato proprio da Maragliulo, ex tecnico della prima squadra del Lanciano. Ma Attilio anche grazie ai consigli del suo agente Federico sceglie la Reggina perché la considera una piazza ricca di fascino e tradizione dove mettere in mostra le sue qualità. Il 9 ottobre fa il suo esordio ufficiale al Granillo nel match vinto 1-0 contro la Juve Stabia con la maglia numero sette sulle spalle, per poi scendere in campo altre sei volte fornendo anche un assist, totalizzando fino ad ora sette presenze.

Attilio, ragazzo esemplare e di buona famiglia, è un calciatore molto dotato tecnicamente, rapido e veloce. Lui mancino naturale, ama giocare largo a destra per puntare l’uomo e cercare l’uno contro uno, per poi accentrarsi e provare il tiro preferibilmente a giro oppure fornire assist ai suoi compagni, specialmente al suo amico e bomber Claudio Coralli da cui cerca sempre di rubare qualche segreto sopratutto sotto porta, vista ancora la sua poca concretezza in zona gol.

Il percorso di Attilio è appena iniziato, è normale trovare qualche difficoltà all’inizio, perché il salto dalla Primavera alla Lega Pro è più difficile di quanto si possa pensare. Ma lui è un ragazzo sicuro di sé, e ha dalla sua parte la consapevolezza nei suoi mezzi, e solo grazie al lavoro e al sacrificio potrà arrivare a realizzare i suoi sogni.