Nuova rubrica per “Footballscouting”. L’obiettivo è quello di analizzare, con particolare attenzione, il mondo del “semi-professionismo”, la terza serie del calcio italiano. Spesso, le grandi squadre del panorama calcistico nazionale decidono di spedire i propri giovani per maturare esperienza in categorie inferiori. Scelte, del resto, logiche e convenienti per le parti in causa: chi invia, può riavere un elemento importante per il futuro; chi riceve, può godersi per una stagione interessanti prospetti del nostro calcio e raggiungere, con un basso costo, gli obiettivi prefissati a inizio campionato.

Sul filo del rasoio il Savona lo ha strappato alla concorrenza. L’Inter, fucina di talenti, ha deciso di spedire in Liguria il giovanissimo Demetrio Steffè per la prima esperienza tra i professionisti. Dopo due mesi, la scelta non può che ritenersi azzeccata.

Steffè, classe 1996, nasce come terzino destro venendo etichettato, dagli addetti ai lavori vicini al mondo interista, il nuovo “Javier Zanetti”. Nel corso del suo percorso di crescita, però, il calciatore triestino ha visto la propria posizione in campo avanzare fino ad essere schierato nel ruolo di mezzala in un centrocampo a tre o di esterno offensivo in un centrocampo a quattro.

Il diciannovenne non ha sempre calcato i campi della “Pinetina” di Appiano Gentile. Anzi, la maglia nerazzurra l’ha conosciuta nel corso della stagione 2012/2013 quando l’Inter lo ha prelevato dalle giovanili della Triestina, in seguito al fallimento della compagine trentina. L’esperienza con gli Allievi Nazionali milanesi ha consentito a Steffé di mettersi in mostra per poi, nello scorso anno, spiccare il volo nuovamente verso casa, questa volta fermandosi in Veneto: il Chievo Verona, fresco campione d’Italia nella categoria Primavera, ha voluto testare in prima persona le capacità del ragazzo facendogli fare la spola tra la formazione giovanile e la prima squadra.

In serie A, il giovane Steffè, ci tornerà sicuramente. Lo farà facendosi le ossa partendo dal basso. Savona è già un ottimo punto di partenza. Il mister Giuseppe Riolfo non ha intenzione di rinunciare al laterale scuola Inter. Fin qui, sette presenze dal suo arrivo e ben 596 minuti disputati. Nessun assist ma già un gol: la prima marcatura trai professionisti l’ha siglata proprio all’esordio, in casa del Teramo grazie a cui, il Savona, ha accorciato le distanze senza però portare a casa alcun punto.

Riolfo lo impiega spesso come laterale destro; ieri, ad esempio, al cospetto del Pisa di Gattuso, Steffè è risultato uno dei migliori in campo ricevendo i complimenti degli addetti ai lavori nel post-partita.
Il centrocampista triestino ha saggiato già la maglia della nazionale azzurra. A partire dalla stagione 2011, quando il ragazzo indossava la casacca della Triestina, Steffè è entrato a far parte del giro della Nazionale Italiana Under 16 venendo impiegato in ben sette occasioni; l’anno successivo, con la selezione Under 17, altri nove gettoni collezionati mentre, Steffè, conta di trovare maggiore costanza con le selezioni maggiori avendo disputato solo una partita sia con l’Under 18 che con l’Under 19.

Contattato telefonicamente, il giovane Demetrio Steffè, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di FootballScouting. “Prima avventura tra i professionisti – ha esordito il laterale destro – con l’occasione di misurarmi in un campionato tosto in cui tutte le squadre sono sullo stesso livello. Stiamo diventando, come squadra, quotidianamente sempre più gruppo e, nel momento in cui raggiungeremo la giusta intesa potremo ottenere davvero dei grandi risultati.”

A livello personale, il giovane Steffè ci rivela di trovarsi meglio nelle vesti di: “Mezzala destra. Sono comunque capace di giocare in tutte le posizioni del centrocampo, specie quella di laterale destro. Obiettivo futuro? Come è normale che sia, il sogno di ogni ragazzo è quello di diventare un calciatore affermato in serie A.