Il talento del Marocco. In serie A apprezziamo le qualità dell’esterno mancino del Palermo, Achraf Lazaar. In Lega Pro, invece, possiamo ammirare le entusiasmanti gesta di una giovanissima promessa del calcio futuro: Hicham Kanis. Si tratta di un classe 1997 (nato il 16 agosto) finito sulle pagine dei principali quotidiani sportivi nazionali per il suo inizio di stagione con la maglia dell’Albinoleffe, compagine di terza serie militante nel girone A.

Kanis è un esterno offensivo: si diverte a giocare sulla destra per poter sfruttare al meglio la specialità della casa, tra cui il tiro a giro sul palo più lontano del portiere in virtù di un mancino di rara qualità. Il giovane italo-marocchino (nasce a Vimercate, ndr.) sa disimpegnarsi ottimamente anche sulla corsia di competenza, quella sinistra. Gli allenatori che hanno avuto la fortuna di averlo a disposizione si sono potuti godere l’opportunità di utilizzare, senza dover rinunciare alla trazione offensiva, sia il modulo classico, il 4-4-2, sia il 4-3-3.

La sua storia calcistica con l’Albinoleffe inizia fin dai Giovanissimi Nazionali, dopo esser cresciuto con gli Esordienti e i Giovanissimi Regionali nel Renate. In terra bergamasca, Kanis affina le qualità principali quali corsa e dribbling: quando ha l’opportunità di misurarsi con i propri coetanei, il tornante marocchino è un’autentica spina nel fianco per gli avversari.

Con la Prima squadra, invece, l’avventura inizia già dalla passata stagione. Allenatore il signor Amedeo Mangone; Kanis non scende mai in campo ma ha l’opportunità di saggiare l’aria del professionismo dalla panchina. I continui allenamenti con i ragazzi più grandi gli consentono di aumentare il suo bagaglio tecnico e sfruttarlo al meglio con la selezione “Beretti” dove è, indubbiamente, uomo in più per l’Albinoleffe: tanti, tantissimi i gol messi a segno a suon di doppiette e triplette.

Nell’attuale stagione, piuttosto, Kanis parte fin dal principio con la Prima squadra svolgendo tutto il ritiro estivo agli ordini di mister Sassarini. Quest’ultimo inizia a dargli parecchia fiducia convocandolo per le prime quattro giornate senza chiamarlo mai in causa.

I risultati dei bergamaschi non soddisfano la dirigenza e, solamente contro il Pavia, Kanis viene chiamato in causa per la prima volta nel calcio professionistico. A Bergamo il punteggio è di 0-2 per il Pavia: Sassarini lo getta nella mischia con la speranza di riacciuffare il punteggio a circa mezz’ora dal termine. Il tornante marocchino non delude le aspettative. Gli basta solo questo spezzone di partita per far capire a tutti di che pasta è fatto; Kanis bagna il suo esordio nel calcio professionistico con il gol che accorcia le distanze ma non consente, alla sua squadra, di portare a casa almeno un punto.

Storia diversa nell’ultima giornata disputata. Il copione è sempre lo stesso: l’Albinoleffe è sotto nel punteggio in casa del Cuneo, Sassarini rischia la panchina e decide di giocarsi la carta della disperazione inserendo Kanis. Il marocchino non delude le aspettative e, a una manciata di minuti dal triplice fischio, gela i piemontesi siglando la marcatura del definitivo 2-2.

Su di lui, nelle ultime settimane, si sono accesi i riflettori della serie A. In prima linea il vecchio volpone di Pantaleo Corvino: il direttore sportivo del Bologna, quando c’è da fiutare l’affare, non ha eguali nel Belpaese. Come dimenticare, del resto, gli acquisti dei giovanissimi Vucinic, Jovetic e, perché no, Ljajic. I felsinei, sembrano fortemente intenzionati ad accaparrarsi le prestazioni di Kanis già da gennaio.

E sullo sfondo osserva Adriano Galliani: l’a.d. potrebbe sfruttare la corsia preferenziale con la famiglia Raiola che, non a caso, cura gli interessi di un gioiello del calcio futuro.