In occasione della presentazione del nuovo videogioco manageriale di successo Football Manager 2015, il dg dell’Atalanta Pierpaolo Marino ha parlato dell’organizzazione societaria bergamasca: “La pianificazione nel calcio esiste, per noi all’Atalanta è fondamentale. Ma bisogna dare tempo al tempo. Progetti come Barcellona o Udinese sono realizzabili in più anni, in particolare con Pozzo l’Udinese ha svoltato. Osservatori? Sono importantissimi, nell’Atalanta come in Football Manager. Noi abbiamo Mino Favini che è un guru, ma non solo lui. Sono in tantissimi, pensate circa settanta. E controllano tanti ragazzi, sin da quando sono alle scuole Medie. Li cresciamo umanamente e calcisticamente. Sportiello? Quella di cedere Consigli e prendere Sportiello è stata una scelta un po’ kamikaze. Pericolosa, sicuro. Ma ci fidavamo di Sportiello. E poi un vero manager deve avere coraggio e prendere decisioni alle volte rischiose. Noi all’Atalanta siamo la regina delle provinciali. Ma sempre con ambizione. Intanto, vogliamo la quinta salvezza consecutiva- il dg, poi, continua – di recente sono stato con il presidente Percassi a vedere Kramaric. Com’è? Beh, devo dire che è forte…”. Un’opinione sul settore Giovanile: “E’ assurdo che gli Under 16 possano andar via prima di firmare il contratto da professionista. Così si scippano tanti talenti e non va bene. Le squadre B? A noi sicuramente piacerebbe. All’Atalanta paghiamo 4/500mila euro di valorizzazioni di giovani, potremmo avere tranquillamente una squadra in Lega Pro che se poi dovesse progredire e arrivare allo stesso livello della squadra madre porterebbe il proprietario alla cessione del club. E’ una soluzione fattibile”.