Gollorius, tutto in un giorno: canzone e riscatto

Nome: Pierluigi Gollini. Mestiere? Portiere e trapper. Non, non è uno scherzo. E tutto è successo nel giro di 24 ore, quando l’Atalanta, società nella quale ha militato negli ultimi 18 mesi, ha deciso di riscattarlo dall’Aston Villa. Un riscatto guadagnato sul campo, e festeggiato con il debutto sulla scena musicale. Rapper con guanti è infatti il pezzo d’esordio di Gollorius, nome d’arte del nativo di Bologna. Una vita dove niente è dovuto e tutto lo si è guadagnato con sudore e impegno, senza però dimenticare le proprie origini. È proprio ciò che l’estremo difensore ha cercato di raccontare nel suo brano. Una strada lunga, tortuosa, ma che vale la pena di approfondire.

Gollorius: il Manchester, la Championship, ed ora Bergamo

La carriera di Pierluigi Gollini parte con la Spal, con la quale gioca da giovanissimo. All’età di quindici anni però, lo nota Pantaleo Corvino, che lo porta a Firenze, alla corte dei Viola. Nel marzo del 2012, a soli diciassette anni, il giovane portiere vola oltre la Manica per vestire la maglia del Manchester United. Un soggiorno che in Toscana fece storcere il naso: un talento era appena scivolato dalle mani. Coi Red Devils non dura molto: pochi mesi dopo si svincola, per accasarsi al Verona. Il suo ruolo sarebbe quello di terzo portiere, ma il destino gli regala una possibilità. Sia Rafael che Benussi si ritrovano infortunati: è il momento del debutto. Un debutto datato 24 settembre 2014, in un VeronaGenoa finito 2-2.

Ma Gollini si fa notare soprattutto nel Torneo di Viareggio di quell’anno: un’imbattibilità di 458 minuti, oltre a numerosi rigori parati, portano la sua squadra fino in finale, poi persa con l’Inter. Il secondo anno è quello della riconferma. Complice un altro lungo stop per Rafael, collezionerà 26 presenze. Tuttavia non basta. Il Verona a fine stagione retrocede in Serie B, e Gollini torna in Inghilterra. Lo ingaggia l’Aston Villa, militante nella Championship, seconda lega britannica. Fino a metà stagione totalizza 20 gettoni, ma nel mercato invernale cambia nuovamente casacca. Nel gennaio 2017 infatti finisce all’Atalanta con un prestito di 18 mesi con diritto di riscatto. Con la Dea gioca solo 12 volte in un anno e mezzo, ma tanto è bastato per convincere i nerazzurri a comprare il suo cartellino.

Gollorius: tra beneficenza e passioni

Un singolo, Rapper coi guanti (che potete ascoltare qui), che è stato pubblicato sulla piattaforma STOMAGAZINE e il cui incasso sarà devoluto in beneficenza per la ricostruzione dei campetti dove il giovane Pierluigi Gollini si allenava da bambino. Un’iniziativa a scopo benefico che sottolinea l’attaccamento del classe 1995 alla sua terra di origine: Poggio Renatico, cittadina della provincia ferrarese. Un ragazzo distinto, umile, con una mentalità diversa e hobby particolari. Non più di qualche mese fa infatti, Gollorius sponsorizzava tramite social media la sua linea di abbigliamento, oltre a documentare del suo viaggio in terra messicana. “C’è chi passa il tempo libero a guardare film o a giocare alla playstation, io preferisco intrattenermi con queste attività”, ha spiegato l’emiliano a SkySport24.

Gollorius, un pensiero su Cristante ed un destino (forse) simile

Con Bryan (Cristante, ndr.) ho un rapporto speciale. Giochiamo insieme da quando avevamo 16 anni ed eravamo in Nazionale. Naturalmente sono dispiaciuto per la sua partenza, perché abbiamo perso un giocatore fondamentale per la nostra squadra e per lo spogliatoio. Ci mancherà, ma sono contento per lui perché ha fatto uno step importante per la sua carriera e gli auguro il meglio”, ha detto Gollini. Per il portiere si profila un futuro simile a quello del suo ormai ex compagno di squadra, che da poche ore ha firmato con la Roma.

Nella testa di Percassi, dopo le numerose plusvalenze dell’ultimo anno, c’è infatti un progetto di crescita anche per l’estremo difensore 23enne. Così da poterlo poi rivendere in futuro ad un prezzo più alto, proprio come successo a Cristante: riscattato dal Benfica, a Bergamo è rinato ed ora è pronto a diventare un tassello fondamentale per Eusebio di Francesco. Un futuro che però Pierluigi Gollini, in arte Gollorius, dovrà costruirsi sul campo, sempre con sudore ed impegno. “Questa canzone è per tutti quelli come me, che vogliono fare del loro sogno la propria vita“, recita nell’incipit del suo singolo. Lui in parte ci è già riuscito, ma l’importante, ora, è non fermarsi a metà strada.

Fonte immagine principale/interne ad articolo: pagina Instagram del calciatore