Tre mesi fa giocava in Seconda Categoria, ieri sera ha segnato al debutto in Serie A: è la storia di Moustapha Cissé, attaccante della Guinea classe 2003. Se l’Atalanta, infatti, può continuare a inseguire il treno Champions League il merito è di questo ragazzo, arrivato a Bergamo meno di un mese fa.

Gol al debutto in A: la storia di Moustapha Cissé

La sua è quanto di più si può avvicinare ad una favola. Orfano di padre, viene accolto in Italia all’età di 16 anni e partecipa ad un torneo con i Rinascita Refugees, compagine leccese del campionato di Seconda Categoria composta unicamente da richiedenti asilo. È qui che viene notato dagli scout dell’Atalanta, che lo tessera il 23 febbraio scorso e lo aggrega alla formazione Primavera. La sua è un’ascesa rapidissima: tre presenze ed altrettanti gol con l’Under 19. Numeri che convincono mister Gasperini a convocarlo subito in prima squadra, considerando anche le assenze importanti nel reparto offensivo.

Col Genoa resta in panchina, ieri sera invece, al 65esimo, il tecnico gli concede il debutto in Serie A mettendolo al posto di Muriel. La prima presenza nel massimo campionato italiano sarebbe già di per sé una vittoria, ma il lieto fine è ancora più avvincente: all’82esimo minuto il 18enne si fa trovare pronto sul filtrante di Pasalic. Uno stop e tiro secco che vale l’1-0 per gli orobici, nel finale di un match che sembrava destinato a finire a reti bianche. La Dea ha scovato l’ennesimo talento? È presto per dirlo. Di sicuro però la storia di Moustapha Cissé è una di quelle che merita di essere raccontata.