Genova – Allo stadio La Sciorba di Genova, va di scena la terza ed ultima giornata del Torneo di Viareggio fra Genoa e Livorno.

Una gara brutta, noiosa, senza spunti e senza gioco da nessuna delle due parti. Paradossalmente fa qualcosa di più la squadra ospite, mantenendo il possesso palla, senza tuttavia mai rendersi pericolosa. I ragazzi di Fasce sono bravi ad approfittare della loro prima palla gol, insaccando con Panico un traversone dalla destra di Samb. Per tutto il primo tempo succede poco altro, e anche nella ripresa si continua sulla falsa riga del primo tempo. Il Livorno sta dalle parti dell’area di rigore genoana, i difensori liguri spazzano via tutti i palloni recuperati, e il possesso labronico continua. Murilo ci prova con degli spunti personali, ma spesso si perde nel suo egoismo, e così anche l’attaccante brasiliano classe ’95 è poco incisivo. L’unica occasione della ripresa capita sulla testa di Morelli, ma il terzino amaranto si vede parare il tiro da uno splendido intervento di Prisco. Nel finale, il Livorno rimane in 10 per l’espulsione di Bengala, reo di aver commesso un intervento decisivo su un avversario a centrocampo. Da lì nasce il gol del 2-0 con Ponti, che sfrutta un’indecisione della difesa amaranto e supera per la seconda volta Cirelli. Dopo un’intera gara di rimessa, il Genoa vince e passa il turno. Il Livorno dice addio alla competizione, non giocata ai livelli cui gli amaranto ci hanno abituato. Prima della fine, c’è tempo per altre due espulsioni. A causa di un battibecco, per niente violento, Morelli e Marghi vengono allontanati dall’arbitro Meraviglia di Pistoia, non certamente in giornata.

Commentare quanto visto allo Sciorba non è certamente semplice, visto che in novanta minuti le occasioni sono state praticamente zero. Uno spettacolo reso ancora peggiore dalle pessime condizioni del terreno di gioco, che alimentano le polemiche nate dalle dichiarazioni di Filippo Galli. Questo Torneo ha bisogno di una rivisitazione, e anche Genoa – Livorno ne è la riprova.