Carlo Pellegatti, giornalista sportivo milanista, si racconta in un’intervista esclusiva e lo fa partendo dal ricordo di Berlusconi, passando per Maldini e progettando la prossima Champions League con i rossoneri qualificati in terza fascia. 

Carlo Pellegatti, giornalista tifoso Milan, intervistato da sitiscommesse.com, si presenta subito emozionato e contento di poter raccontare il suo ricordo, vivo e felice, di un uomo molto importante per la sua crescita professionale: Silvio Berlusconi. Prima ancora che politico, infatti, Silvio è stato un grande uomo di televisione, consigliere di tanti giovani alle prime armi in Fininvest. Pellegatti è stato, fin da subito, un grande ammiratore del carisma del presidente che gli ha dato dritte preziose per le sue interviste: non guardare altrove, pensa al tuo intervistato, non ti distrarre. In più, Berlusconi lo ha considerato valore aggiunto del Milan in tutta la sua carriera, rendendo merito a una professionalità e a un tifo senza pari. 

Divorzio Maldini, calciomercato e Champions League

Il divorzio di Maldini voluto dalla dirigenza rossonera non è stato facile per nessun tifoso. La famiglia Maldini, infatti, fa parte della storia del Milan e nessuno si sarebbe mai immaginato un epilogo del genere. Pellegatti, però, come è accaduto già con Berlusconi presidente del Monza, difende la fede rossonera sostenendo che la squadra del cuore resta la squadra del cuore qualunque cosa accada. Il calciomercato poi, nonostante il cambio di direttore, sta continuando a fornire nomi interessanti: da Loftus Cheek a Milinkovic-Savic passando per Sinisterra del Leeds. 

La Champions League di quest’anno, comunque, non è stata affatto male per i rossoneri che, anche il prossimo anno, si contenderanno la coppa sperando, chissà, in una finale o in una vittoria. I quarti con il Napoli sono stati giocati molto bene e la semifinale con l’Inter è stata, certamente, falsata dai tanti infortuni in casa Milan tra cui Leao e Bennacer. I nerazzurri, comunque, hanno giocato una buona finale contro un City favorito ma, da rivale, Carlo non è riuscito a tifare per loro. 

Mourinho, sorprese del campionato e finali europee

Pellegatti ci tiene a rispondere alle critiche di Mourinho che, rispetto alla qualificazione del Milan in Champions, ha parlato di campionato falsato dalla penalizzazione della Juventus. Certo, i 15 punti in meno della Juve hanno cambiato la classifica ma i rossoneri hanno dimostrato sul campo il loro valore, battendo tutti gli avversari per la lotta in Europa. Il campionato, poi, non è stato di certo facile, seppur dominato da un Napoli non più sorpresa del campionato. La sorpresa, per Carlo, infatti, è stata la Lazio, capace di essere fiera e concentrata dal primo all’ultimo giorno. 

Le tre finali europee conquistate dalle italiane in questa stagione, comunque, non sono state un caso. Il calcio italiano sta tornando ai livelli della Premier League. Il punto che sottolinea Pellegatti, però, sta nella disorganizzazione a livello di club. Se tutti avessero presidenti imprenditori come Roma, Milan e Fiorentina, le cose sarebbero diverse. Gli stadi, ad esempio, sono ancora appannaggio comunale. Ogni società, invece, dovrebbe avere il proprio stadio per rendendo moderno e funzionale come in Spagna e in Inghilterra. 

Intervista più bella e intervista più brutta

Pellegatti non può che parlare di Berlusconi come l’uomo migliore nelle sue interviste. Sempre sagace, acculturato, con la chiusa aulica e memorabile. L’intervista più brutta, senza dubbio, è stata quella a Carlo Ancelotti dopo la sconfitta in Champions a Istanbul nel 2005. Quella partita, già immaginata vinta, è stata persa malamente e tutti si sono addolorati. Mai dire mai però: nel 2007, a soli due anni di distanza da quella brutta partita, il Milan vinse proprio contro il Liverpool ad Atene, conquistando rivincita e coppa. I sogni non muoiono mai, quindi, specie quelli rossoneri.