E’ stata la finale del Campionato Europeo giocato nel 2013 in Israele. Era il 18 giugno quando, a Gerusalemme, Italia e Spagna si sono affrontate per il titolo che gli iberici hanno vinto battendo gli Azzurrini 4-2. Quattro anni dopo quei novanta minuti – intervallati dall’amichevole giocata il 27 marzo scorso allo stadio Olimpico di Roma e terminata 2-1 per la Spagna – le due nazionali si ritrovano nella semifinale europea in programma domani sera al Cracovia Stadium (ore 21- diretta Rai1).
Nove titoli europei in campo, cinque della giovane Italia e quattro per gli avversari che hanno vinto tutte e tre le gare del girone, realizzando nove reti e subendone solo una, e si presentano da favoriti. Ma gli Azzurrini, quando c’è da stringere i denti e tirare fuori il carattere, hanno dimostrato di saperlo fare molto bene. Come sabato scorso contro la Germania, mentre tutto sembrava perso. Contro i primi della classe tira aria di impresa e Di Biagio per primo non si tira indietro: “La Spagna – sottolinea il tecnico nella conferenza stampa della vigilia – si deve temere per tutto quello che è, per la bravura tattica e per il palleggio. Ha delle individualità di altissimo livello, temiamo un po’ tutto di loro, ma abbiamo la possibilità di fare un’altra impresa. Non dobbiamo perdere la rabbia agonistica vista con la Germania, solo così possiamo sopperire a qualcosa che ci potrebbe mancare. La condizione fisica del gruppo? Non dobbiamo cercare alibi”.
Con Conti e Berardi squalificati, Di Biagio potrebbe perdere anche Caldara che, sottolinea il tecnico “è in forte dubbio, ha lavorato a parte e domani, nella rifinitura, valuteremo se è il caso di rischiarlo o no, la salute dei ragazzi vale più di tutto”.
Accanto a Di Biagio, c’è Gigio Donnarumma che si è presentato in conferenza stampa “per dimostrare che sono sereno. Pensiamo alla partita di domani, il mio futuro lo vedremo dopo l’Europeo”.
E aggiunge: “Ce la possiamo giocare con tutte, sicuramente quella con la Spagna sarà una sfida difficile, ma siamo pronti a dare il massimo. Cerchiamo di andare fino in fondo. Affronto ogni partita tranquillo e dando il meglio di me, non c’è una gara che affronto in maniera diversa. Anche domani darò il massimo, aiutando la squadra”.
A sostenere l’Italia domani sera ci saranno tutti i vertici federali, con il presidente Tavecchio e il direttore generale Uva in testa. Accanto a loro in tribuna anche il ministro dello sport Luca Lotti.
(FIGC.IT)
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