Con colpevole ritardo il calcio italiano sta scoprendo il calcio nipponico: il previsto effetto Honda è arrivato, seppur con qualche mese di ritardo e quindi i media internazionali hanno rilanciato i rumors di mercato, soprattutto in ottica milanista. Il club rossonero cerca esterni difensivi alla luce della situazione contrattuale di Abate, dello scarso utilizzo di Armero e dei problemi di De Sciglio. Un interessante prospetto è sicuramente Gotoku Sakai dello Stoccarda, che potrebbe ridare dinamismo e qualità al reparto arretrato del Milan, ma a prescindere dalle voci che circolano sui giornali l’arrivo di altri giapponesi in Italia è davvero fattibile? La redazione di footballscouting.it l’ha chiesto ad Oberto Petricca, noto agente Fifa e massimo esperto italiano di calcio asiatico

Sorpreso dalla rinascita di Honda?
“Non potevano esserci dubbi su Honda, che ritengo il calciatore giapponese più forte degli ultimi anni, era necessario un periodo di breve ambientamento ed il Milan ha avuto ragione a concedergli il giusto tempo. La Lazio aveva visto giusto qualche anno fa, ma a quei tempi il cartellino costava troppo”

Sakai tre anni fa fu snobbato dai club italiani, ora è verosimile un suo acquisto da parte del Milan?
“Spesso i media giapponesi si esaltano per le voci di mercato, sopratutto quando riguardano il Milan. Non conosco le strategie del club, ma un altro extracomunitario va preso con la giusta ponderazione alla luce anche delle restrizioni presenti in Italia. I due Sakai, quello dello Stoccarda e quello che gioca all’Hannover, hanno certamente un buon profilo ed un buon rendimento in Bundesliga, comunque sono calciatori che possono aspirare all’Italia o ad altre realtà, preferibilmente d’estate, perchè potrebbero avere qualche difficoltà a stagione in corso sia nell’interpretare la fase difensiva che dal punto di vista tattico, percio’ vedo difficile un acquisto a gennaio. Hiroki Sakai era stato seguito tre anni fa ed io l’avevo trattato con un club italiano, ma ci fu una lunga riflessione sulla formula da utlizzare, ando’ in Germania per un milione di euro”

Si è parlato di Uchida in chiave rossonera, è pronto per la serie A?
“Buon giocatore, ha fatto bene in Germania, è pronto per un club italiano, deve migliorare dal punto di vista fisico-atletico, adatto ad un club medio. A mio parere potrebbe soffrire la stazza fisica non importante”

Per quanto riguarda i nomi emergenti c’è il centrocampista Shibasaki, quanto vale in questo momento e che prospettive ha?
“E’ il punto di riferimento dei Kashima Antlers: dinamico, duttile e capace di interpretare sia la fase difensiva che quella offensiva. Ha quantità e qualità e ci mette tanta corsa. Sta maturando, in Giappone ha fama consolidata, potrebbe aspirare ad un trasferimento in Italia, ma necessita di un buon periodo di adattamento per affrontare al meglio il cambiamento di impostazione tattica e di velocità del gioco”

A proposito di giocatori asiatici, ma quanti stanno rimpiangendo il classe ’93 Ali Adnan?
Molti lo stanno rimpiangendo, visto che costava solo 600 mila euro, ora vale 3,7 milioni circa. Nessuno ha qualità, potenza fisica e competezza nel ruolo di esterno difensivo come lui. E’ stato premiato come giovane calciatore asiatico, ma credo sia già tra i migliori in senso assoluto, nemmeno al Mondiale brasiliano c’erano esterni più forti di lui”