Fonte: www.falsonueve.it

Continua il nostro viaggio intorno al mondo intervistando colleghi blogger. Oggi ritroviamo Giacomo Costa, amico spezzino appassionato – e grande conoscitore – di MLS e di tutto ciò che ruota intorno all’universo calcistico americano. Con lui abbiamo introdotto la nuova stagione, al via il 7 marzo, e provato a focalizzare le prospettive di un movimento che pare espandersi ed evolversi sempre di più.

Si riparte il 7 marzo con la partita tra LA Galaxy e Chicago Fire. Domanda secca: cosa dobbiamo aspettarci dalla MLS 2015?

Secondo me questo sarà l’anno della consacrazione. Per la prima volta la MLS ha un contratto per i diritti televisivi che le fa giustizia (quintuplicato rispetto al precedente). Questo vuol dire maggior pubblicità ed esposizione da parte di ESPN e Fox Sports perché vorranno avere risultati dai soldi che hanno speso. Sky Sports UK poi trasmetterà la Lega per la prima volta, questo è un passo importante e una mossa che, secondo me, dovrebbe fare anche la Serie A, ma pare che non interessi a nessuno in Lega Calcio. Inoltre New York City FC e Orlando City porteranno aria fresca, probabilmente molti spettatori, infatti per il primo match dei “Lions” sono già stati venduti oltre 40.000 biglietti e puntano ai 65.000. Oltre a questo l’arrivo di Kakà, Villa, Lampard, Gerrard, Giovinco e altri hanno aumentato l’interesse verso il campionato. Su socceritalia.it c’è stato un aumento nel flusso degli utenti dall’inizio dell’anno e ora diverse persone mi contattano per sapere dove poter fare provini per squadre della MLS, o chi chiede dove poter vedere Kakà e Giovinco. Sperando che la stagione inizi, lo sciopero dei calciatori è tutto tranne che utopia, e i tifosi li stanno sostenendo perché diversi calciatori sono “costretti” a vivere con dei coinquilini, spesso compagni di squadra, e in condizioni non fantastiche non avendo uno stipendio particolarmente alto, in alcuni casi anche inferiore a quello medio degli USA, a causa del Salary Cap, che probabilmente verrà alzato.

Il campionato americano è da sempre molto equilibrato. Fatto sta però che negli ultimi quattro anni gli stessi Galaxy hanno vinto tre volte. Sono ancora i favoriti per la vittoria?

E’ vero, i LA Galaxy hanno vinto 3 delle ultime 4 stagioni e Houston è arrivata in finale 2 volte su 4. Probabilmente perché i californiani hanno capito il trucco per vincere la Major League Soccer: avere una difesa “americana”. Questa è statistica, per vincere il campionato servono almeno 3 difensori statunitensi di solito accompagnati da un quarto esperto del campionato o da un altro americano; chi ha difensori stranieri (vedi Portland la scorsa stagione) ha sempre fallito miseramente. Fermo restando che l’organico dei Galaxy è validissimo ed è allenato da un ottimo allenatore come Bruce Arena, per me il miglior allenatore statunitense della storia.

Da sempre in Italia tendiamo a considerare la MLS un “campionato minore”, ma i dati ci mettono di fronte una realtà diversa. Tradotto: in America il calcio è in ascesa. Sei d’accordo?

Il calcio è sicuramente in ascesa. Alcuni provano a dire che non è vero ma credo debbano arrendersi ai fatti. Lo dimostrano la media spettatori che cresce, anche nelle leghe inferiori, come i 20.000 a Sacramento, o il numero di bambini /ragazzi che giocano a calcio, che sono quasi 4 milioni, dietro solo al Football americano. Tra 30 anni tanti tifosi di Baseball non saranno più fisicamente in questo mondo per l’età media alta e la MLS tra gli adolescenti è già ora più popolare della NHL e ai livelli della MLB secondo sondaggi della ESPN. Mentre nel 2012 uno studio affermava che il calcio (non MLS, calcio in generale) fosse lo sport più famoso dopo la NFL tra i ragazzi dai 12 ai 24 anni.

Le presenze negli stadi sono sicuramente uno dei fattori più impressionanti. In alcune città si toccano cifre che in Italia (ma anche in una buona fetta d’Europa) solo un paio di club riescono a raggiungere. Come te lo spieghi?

A Seattle la squadra di calcio doppia quella di Baseball per presenze allo stadio. A volte quasi toccano i 70.000 e hanno più abbonati di ogni squadra italiana. Per me sono la miglior franchigia statunitense, anche se non hanno vinto nemmeno una MLS dal 2009. Sono l’esempio che tutti dovrebbero seguire. Non a caso, secondo Forbes, è la squadra che vale di più del campionato. Però non me lo saprei spiegare, non saprei dirti perché in quella città, proprio in quella, il calcio si è sviluppato così tanto mentre a Chicago faticano di più. L’unica cosa che posso dirti è che già nel 1974 a Seattle, Portland e Vancouver il calcio era abbastanza seguito. Portland e Vancouver, così come Real Salt Lake o Sporting Kansas City, hanno una media spettatori di 20.000 anime o poco più e sono tutte al 50° sold out consecutivo, se non di più. A Portland ogni match della MLS disputato è andato tutto esaurito, hanno talmente tanti abbonati che i biglietti singoli messi in vendita per ogni match casalingo sono 200 o 300. Forse il fatto di avere una rivalità così forte con Portland, prima di tutto, e Vancouver ha fatto la differenza a Seattle. Alla fine se c’è una cosa che tiene viva questo sport è la passione, no?

Passiamo al campo. Detto dei Galaxy, quali altre franchigie vedi favorite per la vittoria finale?

I Galaxy saranno una squadra molto interessante perché con l’addio di Donovan hanno perso molto e pure la cessione di Sarvas potrebbe risultare pesante; a luglio arriverà Gerrard, ma anche se porta quel nome non è detto che riesca a fare meglio del brasiliano. In più sono curioso di vedere quanti goal segnerà Gyasi Zardes, 23enne, che ne ha messi 17, uno anche in finale, nella scorsa stagione. Una favorita assoluta, comunque, credo non esista. Di questi tempi lo scorso anno molti appassionati della MLS si strappavano i capelli per i Portland Timbers, me compreso, alla fine non sono nemmeno arrivati ai play off. Mentre il New England è arrivato in finale. Alla fine ci sono anche altri fattori, come la fortuna che lo scorso anno ha penalizzato lo Sporting Kansas City. Ricordo che da quest’anno proprio lo Sporting Kansas City e Houston sono passate ad Ovest, dove il livello medio è più alto. Credo che avanti da quella parte andranno Seattle, Galaxy, Sporting KC e Timbers; DC United, Toronto, New England ed Orlando ad Est. Ma fare pronostici su questo campionato è sempre molto rischioso.

Tra le possibili sorprese chi inseriresti?

Dipende cosa si intende per sorpresa. Lo Sporting KC che vince nel 2013 per me non è una sorpresa, perché avevano l’organico più forte del campionato. Sarei sorpreso se lo vincesse Toronto, o il Philadelphia Union, Montréal, Chicago o Houston. Ma personalmente non vedo nessuna di queste squadre arrivare fino in fondo, anche se non si sa mai, mentre un DC United in finale il prossimo dicembre non lo vedrei come sorpresa. Comunque direi l’Orlando City, è vero che hanno Kakà, ma degli altri parlano poco. Io credo invece che faranno bene, vedremo. Mi aspetto molto da Kevin Molino.

Il calciomercato ha smosso molto le acque, anche perchè – contrariamente all’Europa – ci sono regole e paletti da non poter superare. Chi ha condotto la sessione migliore secondo te?

Senza dubbio ad aver attirato l’attenzione è stata Toronto. Non sono mai arrivati a play off, e ora cominciano ad avere pressioni. A livello generale non vedo una squadra regina del mercato come il DC United nella scorsa stagione, ma quella che ha fatto i colpi migliori è stata sicuramente Toronto, anche se non sempre significa aver fatto il miglior mercato. Se fai due grandi acquisti e poi sbagli tutti gli altri il tuo mercato è mediocre. Premierei l’Orlando City, ma la loro è una situazione particolare essendo una nuova franchigia e hanno dovuto comprare molto per forza.

Quali sono gli acquisti più interessanti sbarcati in USA negli ultimi mesi?

Mettendo un attimo da parte i grandi nomi mi sono piaciuti gli acquisti di David Accam da parte del Chicago Fire, che era cercato in Premier League. Secondo me un ottimo attaccante che ha già raggiunto i vertici in Svezia. Come non citare poi Erick Torres, Nazionale messicano strappato al Chivas Guadalajara dalla Houston Dynamo per 7 milioni di dollari.

Tra di loro troviamo anche Sebastian Giovinco, approdato in Canada. Come valuti la sua scelta?

Alla Juventus non stava giocando e ha preferito la MLS, in una squadra per ora fallimentare ma con un progetto, e i soldi, quasi sicuramente non tanti quanti ci fanno credere in Italia, a una squadra medio-alta di Serie A. Una scelta legittima che non sarò io a giudicare perché non amo quando i tifosi tentano di ragionare per i calciatori. Sono professionisti e fanno delle scelte. Come amante della MLS sono contento perché avvicinerà persone al campionato e spero che abbia la possibilità di essere convocato ancora in Nazionale. Si crede che la MLS lo peggiorerà, io penso che debba avere almeno una possibilità di provare che non è così, credo che sotto il punto di vista atletico potrebbe sicuramente imparare qualcosa in Canada.

 

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