Ettore Gliozzi nato a Siderno in Calabria, quest’anno ha vissuto la svolta della sua giovane carriera. Punta titolare del Sassuolo Primavera, ha siglato 15 reti nel campionato per le squadre Primavera. Gliozzi ha anche disputato il Torneo di Viareggio con il Napoli, società alla quale è stato prestato proprio dal Sassuolo. Il giovane attaccante ha anche esordito in serie A, con uno scampolo di partita contro il Torino. Dopo quest’ottima stagione, su Gliozzi sono arrivati gli interessamenti di numerose squadre, con in primis il Napoli che vorrebbe averlo nel prossimo futuro. Il “Talento Che Verrà”, lo ha intervistato in esclusiva parlando della sua carriera e del suo futuro:
-Gliozzi sei cresciuto nella tua terra, approdando alla Reggina da giovanissimo. Quanta è stata importante la formazione del Sant’Agata?
“È stata importantissima anche se non sono riuscito ad emergere, a trovare il mio spazio. Rimane comunque un bellissimo ricordo e una esperienza significativa per la mia crescita.”
-In amaranto, però, poco spazio nella stagione 2011/2012, con gli Allievi di Geretto. Cosa non ha funzionato quell’anno, tanto da portarti a cambiare aria a fine anno?
“Quell’anno ho avuto problemi legati allo sviluppo e alla crescita, dolori alle ginocchia e alle caviglie, non stando bene fisicamente non ho potuto mettermi in luce e ho giocato davvero poco, solo qualche partita. Inoltre i sacrifici erano tanti, uscivo da scuola e subito in viaggio per gli allenamenti, rientravo a casa alla sera. Alla fine, d’accordo con mio padre, abbiamo deciso di rientrare a Siderno dove ho fatto anche un anno di cure. In una partita con la Rappresentativa Regionale sono stato poi notato da un osservatore del Sassuolo, abbiamo organizzato il provino e oggi sono qui.”
-Gliozzi qual è il tuo bilancio personale in questa stagione? E quello della tua squadra?
“Penso di aver fatto una buona stagione fino ad ora, così come la mia squadra. Abbiamo fatto delle ottime prestazioni anche se in alcune partite finite male potevamo fare sicuramente meglio. Tutto sommato la reputo una buona stagione.”
-Sei uno dei migliori marcatori del campionato primavera, a qualche calciatore ti ispiri?
“In Italia il mio calciatore preferito è Higuain, cerco di studiarlo, di capirne i movimenti, è l’attaccante che più mi piace.”
-Hai disputato il Viareggio con il Napoli, cosa puoi dirci di questa tua breve esperienza a Napoli?
“È stata una esperienza breve, parliamo solo di qualche giorno e di tre partite, ma ho capito subito che il Napoli è una società importante, mi sono trovato bene con i ragazzi e con tutto lo staff, una bellissima esperienza.”
-Di cosa ha bisogno il calcio italiano, per tornare ai livelli di qualche anno fa?
“Secondo me il calcio italiano non è così indietro come dicono alcuni, rimane comunque un calcio di primissimo livello. Penso però che si dovrebbe puntare di più sui nostri giovani. Ci sono tanti giovani italiani talentuosi a cui bisognerebbe dare fiducia anziché andarne a cercare all’estero.”
-Qual è l’allenatore che ti ha aiutato di più nella tua crescita personale?
“Il primo pensiero e un affettuoso ricordo va a mister Alfredo Fragomeni della Juventina Siderno, scomparso prematuramente due anni fa. Poi sicuramente Paolo Mandelli, fin dal mio arrivo al Sassuolo mi ha insegnato praticamente tutto facendomi crescere sotto tutti i punti di vista. E vorrei citare anche Eusebio Di Francesco, un allenatore che crede davvero ai giovani e che mi ha regalato la grandissima gioia dell’esordio in A.”
-Speri di poterti affermare nel Sassuolo, o attendi di conoscere il futuro della prima squadra e andare in prestito altrove se ci saranno le condizioni?
“Io penso solo al Sassuolo, qui mi trovo bene e spero di rimanere, devo lavorare duro e dare il massimo. Poi a fine stagione valuteremo le situazioni e vedremo quale sarà la soluzione migliore per me.”
-Quest’anno hai avuto una crescita esponenziale come rendimento, è dovuto a un ambiente attento ai giovani come quello di Sassuolo?
“Sassuolo è un ambiente ideale, lo consiglio ai giovani, siamo seguiti quotidianamente, con attenzione e cura, sia sul campo dove ti puoi sempre allenare nelle migliori condizioni sia fuori dal campo. Anche nel convitto stiamo bene, non ci fanno mai mancare nulla.”
-Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno è quello di riuscire ad affermarmi tra i professionisti.”
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