Il viaggio inverso Italia-Argentina al momento sta portato fortuna al giovane calabrese Francesco Serafino, cresciuto a Fuscaldo (città dei genitori), ma nato a Rho in provincia di Milano il 17 Settembre del 1997. Francesco Serafino attualmente è nella rosa dei pari età del Boca Juniors, storico club argentino dove solo un italiano prima di lui aveva giocato, Nicolas Novello. Serafino inizia a giocare nelle file della S.S Fuscaldo. Notato subito dalla Reggina, dopo aver segnato molti goal, nel 2008 viene preso dalla Roma che lo porta negli esordienti. A fine stagione il padre si trasferisce in Argentina per motivi di lavoro, qui la sua voglia di giocare a calcio non passa, anzi aumenta fino a quando dopo aver girato molti club e tornei entra in pianta stabile nel vivaio del Boca Juniors.

Ciao Francesco, spieghiamo subito come sei arrivato nel Boca Juniors ?

Appena arrivato dall’Italia, nel 2009, cominciai a giocare in vari club importanti dell’Argentina e a farmi notare, fino a quando Boca mi chiamo’ per allenarmi con loro per un certo periodo di prova, andò tutto bene ed ora eccomi qui tesserato per questa grande istituzione

Hai trovato differenze tra il calcio argentino e quello Italiano ?

Notevoli differenze. Qui sono molto bravi tecnicamente ed abili palla al piede. I difensori sono molto più duri anche perchè gli arbitri sono permissivi. C’è molto meno tatticismo rispetto all’Italia.

Sei il secondo italiano dopo Nicolas Novello al Boca Juniors. Ti spaventa un pò questa cosa o per te è un onore e fonte di ispirazione per la tua avventura al Boca Juniors ?

Per me è motivo di orgoglio! Gli italiani in Argentina sono quasi tutti tifosi del Boca. Il Club è stato fondato da ragazzi italiani e rappresentare questa grande comunità mi stimola e mi aiuta a superare gli ostacoli.

Spieghiamo bene in quale zona del campo preferisci giocare e le tue caratteristiche tecniche

Sono una seconda punta che ama giocare in velocità su tutto il fronte d’attacco, mi impiegano anche da esterno alto, dipende dal modulo. Mi piace molto calciare le punizioni al limite dell’area.

Nelle giovanili del Boca Juniors si sono formati tantissimi talenti, diventati poi campioni. Tu che cosa ti aspetti da questa avventura in terra sudamericana ?

Se penso un attimo ai campioni che sono passati dal Boca, mi viene la pelle d’oca. Qui hanno giocato fuoriclasse come Maradona, Riquelme, Batistuta e Tevez. Il grande calcio qui si respira nell’aria. Questa esperienza sicuramente potrà migliorarmi come persona e come calciatore.

L’ Argentina è famosa anche per le calde tifoserie, le squadre giovanili sono seguite anche con questo entusiasmo ?

Si, qui sono malati di calcio. Si vive per il calcio. Anche le partite delle giovanili sono seguite con grande passione.

Tra i tuoi compagni di squadra c’è qualcuno che ti ha impressionato ?

Guido Vadalà, classe 97, un brevilineo con un gran dribbling in velocità, un goleador nato, uno che sicuramente farà parlare di sè.

Ritornando all’ Italia, tifi per qualche squadra in particolare ?

Sono cresciuto a Fuscaldo, in Calabria, quindi tifo Cosenza, ma quando ho giocato negli ‘Esordienti’ della Roma mi sono innamorato di questa grande società.

Se un giorno dovresti ritornare nel nostro paese, in quale squadra ti vedresti meglio ?

Chiaramente giocare nella Roma sarebbe bellissimo, ma l’importante per me è giocare a calcio e ora devo dare il meglio di me per il Boca Juniors, qui mi trattano benissimo.

 Chiudiamo con delle voci di mercato proveniente dalla Spagna, quanto c’è di vero ?

Sono venuto a conoscenza che si sono presentati emissari di club spagnoli e italiani, ma ora sono felice al Boca, non credo che in tempi brevi possa lasciare l’Argentina.