el calcio moderno sono molti gli elementi che entrano in gioco quando si parla di una trattativa di mercato: ci sono ovviamente le squadre, colei che vende e colei che compra, oltre ovviamente il giocatore; proprio il principio dello scambio tra due squadre si basa innanzitutto sulla professionalità dei suoi protagonisti. Ci sono molti che non amano le figure degli agenti di calciatori, personalmente credo che, nel momento in cui agiscono in maniera professionale, siano in grado di aiutare a sbloccare anche trattative di difficile attuazione; l’intervista all’agente Giuliani, in esclusiva per TCV, vuole essere un modo per avvicinare noi tutti appassionati ad un mondo che, magari, conosciamo poco, per imparare a conoscerlo anche solo un po’ di più.
Buongiorno Carlo Alberto, ci siamo conosciuti tramite l’intervista a Simone Di Giglia apparsa su TCV qualche giorno fa (è possibile leggere l’intervista qui). Parlaci ora di te, come nasci Agente FIFA?
Buongiorno Paolo, già da bambino ero attratto fortemente dal panorama sportivo, calcistico in particolare. Crescendo maturavo sempre più interesse non solo nei confronti del cosiddetto “calcio giocato”, bensì verso tutto ciò che riguardasse il Management di una realtà sportiva. Ero incuriosito soprattutto dal peculiare ambito del diritto sportivo e dei contratti che interessano un’atipica categoria di lavoratori come quella dei calciatori. Così, dopo esperienze dapprima come arbitro di calcio e successivamente come social media manager per la Beach Golf Sport Association, ho conseguito la laurea magistrale in “Management delle imprese sportive” la quale mi ha reso professionista di questo affascinante settore. Durante gli studi universitari ho avuto la possibilità di frequentare varie volte il centro tecnico FIGC di Coverciano e di svolgere un periodo di stage presso l’area marketing dell’U.S. Lecce Calcio: esperienze che mi hanno permesso di maturare lavorando a stretto contatto con gente esperta. Una volta conseguito il titolo ho deciso di intraprendere la carriera di Agente FIFA sostenendo con esito positivo l’esame di abilitazione in Roma.
Simone è uno dei giocatori che fanno parte della tua scuderia: quali altri giocatori interessanti sono nella tua “squadra”?
Beh, per me sono tutti interessanti i miei assistiti! [Sorride] Non esprimo preferenze altrimenti gli altri potrebbero offendersi. Penso che noi Agenti e collaboratori di mercato italiani dovremmo condurre una politica lavorativa basata principalmente sulla valorizzazione dei giovani, soprattutto dei Nostri giovani, quelli italiani, è questa la priorità di cui personalmente tengo conto nell’allestire la mia “squadra”. Ovvio che oltre a qualche giovane promettente assisto anche calciatori più esperti e stranieri.
Quanto è difficile la carriera di un Agente FIFA?
Penso che le difficoltà legate a questa attività siano soggettive. Sicuramente è indispensabile essere aggiornati costantemente su tutto ciò che avviene all’interno del panorama calcistico internazionale, dalle serie minori ai campionati di vertice. Essendo un’attività esercitabile su scala mondiale è inoltre fondamentale conoscere le lingue ed essere disposti a viaggiare qualora fosse necessario. Bisogna conoscere perfettamente le normative FIFA e di ogni singola federazione affinché si sia in grado di svolgere trattative estere. Conoscere professionisti del settore e costruirvi rapporti interpersonali, in questo ambito, è condicio sine qua non per poter trasmettere affidabilità sia a calciatori che a società. Non dimentichiamo che il lavoro di un Agente FIFA non consiste solamente nell’assistere un calciatore ma anche nell’offrire servizi di consulenza alle società di calcio professionistiche.
Cosa pensi del campionato Primavera di quest’anno? Chi credi possa arrivare fino in fondo?
Mancano poche giornate alla fine del campionato Primavera nel quale si sono distinti parecchi giovani a mio parere meritevoli. Penso che tra le favorite alla vittoria del titolo vi siano sicuramente la Lazio e il Torino. I laziali sono campioni in carica avendo vinto l’ultima edizione del torneo e nell’attuale girone vantano più di settanta reti all’attivo; Il Torino, come noto, è tra le poche società italiane impegnate sia nel campionato Berretti che in quello Primavera, dunque un settore giovanile folto e ben strutturato che è solito ottenere gratificanti risultati nelle diverse competizioni giovanili. Momentaneamente i granata di Mister Longo sono in testa alla classifica del girone A con la migliore difesa del campionato Primavera, credo abbiano buone possibilità di vincere il loro nono titolo nazionale. Oltre a Lazio e Toro stanno facendo molto bene anche Atalanta e Chievo nel girone B e Fiorentina nel girone C. Staremo a vedere…
Quale giocatore non appartenente alla tua “scuderia” vorresti avere?
Bella domanda! Ovviamente ci sono molti giocatori talentuosi che potrebbero interessarmi, alcuni di essi hanno già un procuratore, altri non ancora e ci stiamo lavorando. Se dovessi nominare un top player che desidererei gestire probabilmente direi Lionel Messi. Curare a 360° la carriera di un “personaggio” del genere sarebbe gratificante per un manager. Dico personaggio in quanto nella realtà in cui viviamo questo tipo di calciatore è quasi equiparabile ad un attore dello spettacolo, al di fuori del rettangolo verde vi sono tv, sponsor e interessi vari a cui calciatori e manager devono dedicarsi.
Quali sono le modalità con cui selezioni i calciatori? Esiste una procedura o un iter che cerchi di seguire?
Mi servo di collaboratori di fiducia sparsi sull’intero territorio nazionale e all’estero. Sono osservatori esperti di scouting delle cui capacità mi fido ciecamente che mi aiutano a monitorare diverse situazioni e mi segnalano giovani interessanti, calciatori alla ricerca di agente o eventuali esigenze da parte di club. Quando mi segnalano un ragazzo mi reco personalmente sul posto per accertarmi delle reali capacità e qualora mi colpisca particolarmente vi instauro un rapporto interpersonale indispensabile ai fini di una eventuale collaborazione. E’ necessario conoscere perfettamente le caratteristiche, l’evoluzione e le dinamiche che coinvolgono i propri assistiti, giovani o adulti che siano, per cui essi vanno costantemente monitorati e curati in maniera esaudiente.
Non hai la magica palla di vetro ma secondo te quali possono essere 3 promesse da tenere d’occhio per l’immediato, per il medio termine e per il futuro?
Riconducendomi a quanto detto prima, penso che proprio dal campionato Primavera in corso stia emergendo il talento di tanti giovani promettenti tra i quali Victor da Silva e Aramu, entrambi classe 95 militanti rispettivamente nel Chievo e nel Torino, Leonetti del Bari nato nel 94 e il giovanissimo Tutino del Napoli (1996).
Quale è il tuo campionato preferito?
Ogni campionato ha certamente propri punti di forza e di debolezza. A mio parere il campionato Italiano è tra i più completi ed evoluti dal punto di vista tecnico- tattico del gioco, la tattica in particolare svolge un ruolo fondamentale nei nostri allenamenti. Negli ultimi anni, ahimè, la tanto amata Serie A ha visto andar via importanti campioni e questo ha comportato inevitabilmente maggiore competitività tra grandi e piccole realtà all’interno della lega stessa. La vittoria del trofeo non è più così scontata o circoscritta alle solite squadre di vertice come avveniva qualche anno fa e tutto ciò rende più piacevole lo svolgimento della competizione stessa. La grande pecca del calcio italiano rimane sicuramente la mancanza di stadi polifunzionali e di strutture di allenamento confortevoli, ciò impedisce al nostro sistema calcio di essere all’altezza dei più sviluppati modelli europei come quello inglese o quello tedesco.
Per chiudere, oltre a ringraziati, ci lasci con un aneddoto particolare che ti è accaduto nella tua esperienza da Agente FIFA?
Potrei stare ore e ore a raccontartene di diversi, al momento ricordo le tragicomiche difficoltà iniziali che incontravo con le lingue rapportandomi con calciatori stranieri e società estere. Quindi ricorrevo a traduzioni online e consulenze di amici poliglotti, fino a quando ho perfezionato la lingua inglese, che ritengo sia la più utile, ed ho iniziato ad avvicinarmi ad altre lingue europee. Dopo questa mia esperienza, consiglio dunque a chiunque voglia intraprendere questo mestiere di dedicarsi allo studio di quante più lingue possibili!
Ciao Carlo Alberto e grazie della disponibilità.
Ti saluto e ti ringrazio per l’intervista.
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