Quest’anno hai fatto il salto in Primavera venendo dalle giovanili. Che impatto hai avuto con questa nuova categoria? Quali sono le differenze con quella, per esempio, degli Allievi?

L’impatto è stato buono. Non mi aspettavo di giocare sempre come sta succedendo, visto anche il cambio d’allenatore che abbiamo avuto. Quindi, per ora, tutto bene. Per quanto riguarda le differenze tra una categoria e un’altra, secondo me, la principale è il ritmo che in Primavera è molto più alto.

Hai già messo a segno due reti. Che obiettivi ti poni a livello personale per quest’annata?

Per quest’anno spero di far bene così, di continuare in questa maniera e di arrivare alla fase finale del campionato. Se continuiamo in questo modo, ce la possiamo fare.

Proprio sugli obiettivi di squadra voglio porti la domanda ora. Siete quarti nel girone dietro tre potenze del calcio giovanile in Italia: Lazio, Fiorentina e Roma. Pensate di poter scalzare qualcuna di queste squadre dal podio? Ci credete?

Sì, noi ci crediamo. Queste sono squadre che investono molto più di noi nel settore giovanile, però noi siamo lì e ci proveremo fino alla fine. Provare non costa niente.

Tu hai 17 anni e vesti la maglia della squadra primavera di una società importante come il Livorno. Il prossimo step è la prima squadra. Ti sei dato una scadenza per riuscire ad arrivarci?

Quest’anno è capitato che sia stato convocato per degli allenamenti con la prima squadra e nel precampionato ho fatto anche un’amichevole con loro, però non è che ci pensi più di tanto. Penso a far bene con la Primavera, poi se una cosa deve venire, viene.

Prendendo ad esempio casi di giovani calciatori migrati all’estero in squadre importanti come Arsenal, Manchester United e altre, se a te arrivasse una proposta di questo tipo come la prenderesti? Ti piacerebbe andare all’estero oppure no?

Certo, sicuramente ci penserei. Non è ancora capitato e magari non mi rendo nemmeno conto della portata della cosa, ma se dovesse arrivarmi una proposta, un pensierino ce lo farei. Comunque sia, è un qualcosa che dipende da tanti fattori.

A quale giocatore ti ispiri maggiormente?

Il giocatore che mi piace di più, anche se non ricopre proprio il mio stesso ruolo, è Iniesta.

Passiamo a un tema di carattere un po’ più generale. In Italia in questi anni si è molto discusso sul poco utilizzo dei giovani nei vari campionati professionistici. Tu, da giovane, come ti poni rispetto a questo argomento?

Dal mio punto di vista, penso che le squadre un pochino più importanti dovrebbero puntare di più sui calciatori giovani. Ultimamente, però, ho notato un certo miglioramento.

Ultima domanda. Dovessi descrivere il calcio a un bambino che si appresta per le prime volte a calcare i campi da calcio, cosa gli diresti? Cos’è per te il calcio?

Il calcio per me è la cosa più bella che possa esistere. Richiede tanto sacrificio e tanto lavoro a testa bassa, senza dimenticare di rimanere umili.