Abbiamo avuto la grande opportunità di parlare con Andrea Casarini, centrocampista classe 1994 e  grande talento del nostro calcio, che quest’anno si trova ad affrontare la Lega Pro Prima Divisione nelle fila dell’Esperia Viareggio e che ha gentilmente accettato di rispondere alle nostre curiosità.

1. E’ difficile emergere in un mondo competitivo come quello del calcio?

Emergere in questo mondo è sicuramente difficile. La motivazione principale è sicuramente quella del numero di ragazzi (milioni) che sognano di poter fare di questo gioco il proprio lavoro e, quindi, la competitività è enorme. Altro fattore che conta e non poco, perché è quello che fa la differenza, è avere la costanza di portare avanti i tantissimi sacrifici che si fanno per arrivare .

2. Tifi per qualche squadra in particolare?

Sì tifo per la Juventus . Da bambino, almeno fino a 9/10 anni, ero milanista ma tutto perché mio padre lo è e naturalmente mi aveva portato verso il Milan, poi ho cominciato a capire qualcosa e allora ho scelto la Juve (sorride). Spero un giorno di giocarci.

3. Ti ispiri a qualcuno per il tuo gioco?

Il mio giocatore preferito, e dal quale cerco di trarre più benefici possibili perché simile a me , è Claudio Marchisio.

4. Quale credi sia il tuo fondamentale migliore?

Credo che la qualità migliore sia quella della visione di gioco; insomma fare la scelta giusta quando serve!

5.  Credi di essere arrivato ad un punto di svolta della tua carriera ora che il Parma ha acquistato il tuo cartellino?

Certamente è importante avere una squadra come il Parma che ha interesse verso di me, ma non per questo posso accontentarmi. La vedo come un opportunità per crescere e ripagare chi crede in me.

6. Dove ti vedi tra cinque anni?

Negli anni passati a giocare a calcio ho imparato che non bisogna guardare né al passato né al futuro, perché proprio in quel momento si sbaglia. Mi impegno settimana per settimana, una partita alla volta, per arrivare il più in alto possibile e allora li potrò guardarmi sia indietro che avanti e tirare le somme.