Contattato in esclusiva dalla redazione di FootballScouting.it, Gennaro Ciotola, noto talent scout italiano, si è soffermato così su alcuni argomenti.

Quali sono i migliori giovani italiani che stanno emergendo in questo periodo?

“Tra i migliori italiani emergenti faccio un nome su tutti: Antonino Barreca terzino sinistro classe 95, di proprietà del Torino, ma in prestito in Serie B al Cittadella. E’ tra i migliori 95 in circolazione ed è un terzino molto abile tecnicamente, il classico terzino di spinta quello che oggi serve al calcio moderno. Anche in fase difensiva se la cava egregiamente, è dotato anche di un buon dribbling e sa crossare molto bene. E’un elemento che farò una buonissima carriera”.

Cosa ne pensa del fenomeno Social Scout?

“Il fenomeno Social può essere d’aiuto con le varie tecnologie. E’ la vera rivoluzione del calcio moderno, diminuisce i costi per le società, però, io, amante del vecchio calcio, preferisco sempre il campo”.

Nei mesi scorsi si è parlato molto di Corduas e Petricciuolo. Sono approdati in Serie B, che prospettive possono avere in uno o due anni?

“Petricciuolo e Corduas sono due elementi che conosco molto bene. L’Avellino ha voluto tenere il giovane Petricciuolo, ottimo terzino destro che spinge molto, mentre il Trapani ha mandato Corduas a farsi le ossa in Lega Pro al Sant’Arcangelo, dove può giocare sia difensore centrale ma all’occorrenza anche terzino sinistro. Io lo preferisco in una difesa a 3 come centrale di sinistra. Sono ragazzi che hanno importanti prospettive”.

Quale squadra vede meglio in Italia con un buon reparto scouting?

“In Italia nel rapporto scouting siamo arretrati rispetto alle altre nazioni: in Lega Pro, per quel che riguarda gli investimenti, il 70% delle società non ci pensa proprio. E’ più un fastidio, più  una cosa in più che un’arma, perchè lavorando sui giovani possono aumentare ricavi magari vendendo i migliori alle big, oppure portare in prima squadra ragazzini che hanno fatto tutta la trafila nel proprio settore giovanile, invece di puntare a prestiti con valorizzazioni dalle big. E’ anche una questione di regole da rivedere. Nel sommato chi lavora alla grande nello scout del settore giovanile, è sicuramente l’Atalanta insieme alla Roma,e alle 2 milanesi, poi, con l’avvento di Grava, ci aggiungo il Napoli, che ha costruito la squadra dei giovanissimi nazionali molto ma molto interessante”.

Quanto è importante, infine, avere un buon settore giovanile per la nostra Nazionale?

“Avere nuoni vivai è fondamentale per la Nazionale: in tante nazionali, già talenti che giocano in Under 21 fanno parte delle prime squadre di società blasonate. Su questo punto di vista, vedo un leggero miglioramento della nostra nazionale, perche in Under 21 ci gioca gente già importante e i giovani sono la nostra speranza di far tornare il calcio italiano ai livelli di un tempo”.