Destino e calendario si divertono a far incontrare Boca Juniors e River Plate nella partita più spettacolare e famosa del mondo, il Superclasico.
Tra questa sera e il 12 maggio si giocherà per ben tre volte il derby tra le due squadre principali argentine che oltre a vantare un grande organico, mostreranno al mondo giovani talenti di grande prospettiva. Ecco i giovani campioni del Superclasico.
Tra le fila del Boca Juniors questa sera compariranno tre giovani interessantissimi sui quali già molte squadre stanno mettendo gli occhi. Adrian Cubas è il primo di questi: classe ’96 al primo Superclasico della sua vita, è un centrocampista piccolo fisicamente ma dotato di grandi doti atletiche e soprattutto tattiche.
Lanciato da Arruabarrena nel finale dello scorso Inicial è diventato in poco tempo uno dei giocatori più interessanti del panorama calcistico sudamericano tanto che se lo contendono la nazionale argentina e quella paraguayana: tuttavia Cubas sembra aver scelto già la via albiceleste e partirà con la Seleccion di Grondona per il prossimo Mondiale Under 20.
Sempre a centrocampo il Boca Juniors può vantare un talento puro che ha già tanti ossservatori, soprattutto in Italia. Parliamo di Cesar Meli, centrocampista jolly della squadra xeneize che dopo averlo prelevato dal Colon lo ha reso uno dei “volantes“più interessanti di tutta l’Argentina. Le sua specialità sono gli inserimenti e la grinta che riesce a far valere grazie al forte pressing che fa per tutto il campo.
In attacco invece il Boca Juniors può contare su Federico Carrizo, detto “el Pachi”. L’esterno offensivo ex Rosario Central è il classico uomo d’attacco argentino dotato di tecnica sopraffina e dal dribbling letale. Quando è in giornata rischia di essere seriamente imprendibile.
In panchina andrà un difensore classe ’96 già utilizzato più volte da Arruabarrena in questo 2015, si tratta di Komar, centrale dalle grandi abilità aeree che a soli 18 anni si è già tolto lo sfizio di segnare in Libertadores. Altro grande giovane protagonista che non sarà in campo dall’inizio è Jonathan Calleri, grande protagonista del Boca Juniors di fine 2014 al momento semi oscurato dal grande avvio di 2015 di Osvaldo; quando gioca segna sempre e in Italia (soprattutto Inter e Napoli) se ne sono già accorti.
L’altra faccia del Superclasico è il River Plate che in quanto a giovani ha poco da invidiare ai cugini.
A centrocampo la garanzia si chiama Matias Kranevitter, detto “el Colo”. Centrocampista difensivo capace di leggere con largo anticipo le azioni; probabilmente il più forte tra i giovani argentini nella zona mediana del campo. Kranevitter è ormai un punto fisso della Banda di Gallardo e della nazionale Under 20 di Grondona e si parla di un futuro in Europa già nella prossima sessione di mercato.
Nel reparto offensivo il River abbonda di potenziali campioni: eccezion fatta per Lucas Boyé che appare un gradino dietro rispetto ai suoi compagni, i baby attaccanti del River sono tutti molto promettenti.
Sebastian Driussi è un nome che circola da tempo nei taccuini degli osservatori dei grandi club e negli ultimi tempi a suon di gol e grandi prestazioni sta onorando i complimenti ricevuti per le sue grandi doti: Gallardo preferisce utilizzarlo come esterno di centrocampo mentre nella nazionale Under 20 ha giocato prevalentemente da trequartista.
Ultimo talento del River Plate che potebbe scendere in campo nel Superclasico di oggi è Gonzalo Martinez, per tutti “el Pity”. Trequartista con colpi di nobiltà calcistica che nonostante i suoi soli 21 anni riesce a rimpiazzare con imbarazzante facilità un mostro sacro come Pisculichi; da quando è arrivato dall’Huracan è stato uno dei giocatori più incisivi di tutto il River Plate.
Questi sono i giovani più interessanti da tenere d’occhio nel Superclasico di oggi e in quelli di Libertadores dei prossimi giorni in attesa di vedere nascere nuovi fenomeni con le maglie più famose d’Argentina.
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