La fumata bianca è arrivata, l’Apache si prepara a vestire nuovamente i colori degli Xeneizes 11 anni dopo, bisognava solo trova la pedina fondamentale gradita dalla Juventus. Prima Pavon, poi Bentancour, alla fine il nome prescelto come contropartita per Carlos Tevez è quello di Guido Vadalà, 18 anni, talento che i bianconeri hanno messo di mira da varie stagioni, dal 2009 per l’esattezza.

Nato a Rosario l’otto febbraio 1997, Guido Nahuel Vadalà prima di vestire la maglia del Boca e trasferirsi a Buenos Aires ha calcato gli stessi campetti della Cuna de la Bandera dove anni addietro ha tirato i primi calci a un pallone “el piqui”, così veniva chiamato Leo Messi ai tempo del Grandoli quando ad allenarlo era suo padre Jorge e in campo oggi come all’ora faceva quello che voleva. Ma non è questo il motivo per cui Valdalà viene chiamato “el nuevo Messi”, il motivo è la somiglianza fisica, 1,68 cm di altezza, unita all’incredibile abilità nell’uno contro uno e la facilità di dribbling in spazi stretti. Classico enganche con la 10 sulle spalle, su di lui c’erano gli occhi di moltissimi club europei come il Barcellona, l’Inter e l’Atalanta, quest’ultima nel 2010 riuscì anche a portarlo in Italia per un provino al centro Sportivo Bortolotti a Zingonia, poi il trasferimento sfumò. I numeri di Valdalà con la maglia delle giovanili del Boca Juniors sono mostruosi, 330 marcature messe a segno in quattordici campionato regionali, solo nell’anno solare del 2013 ne ha messe a segno 32. La Juventus si assicura un talento dal sicuro potenziale, già pronto per essere aggregato alla prima squadra agli ordini di Massimiliano Allegri e perché no in un futuro magari, pronto anche a prendere la pesante maglia bianconera lasciata libera da Tevez.