Continua il viaggio tra le giovani promesse del nostro campionato. In ogni giornata di campionato vi presenteremo i migliori 3 prospetti che si sono distinti tra i campi di Serie A.

Questa settimana vi raccontiamo la storia di altri 3 giovani futuri campioni che hanno fatto parlare di loro con gol o prestazioni di rilievo. Sono Juan Manuel Iturbe, Manuel Pucciarelli e Stephan El Shaarawy.

 

JUAN MANUEL ITURBE(1993): Il 4 Giugno 1993 nasceva, a Buenos Aires,  una stella argentina, la stella di Juan Manuel Iturbe Arévalos. Questa piccola stella comincia la sua avventura nel mondo del calcio in Paraguay, nelle giovanili del Cerro Porteno, che dopo averlo preso nel 2007 tra i campetti dell’Argentina, lo fa esordire a 16 anni in prima squadra. Ma nel 2010 non firma il contratto e lascia il Cerro Porteno. Allora torna nella sua patria e si allena con l’Argentina Under 20. Nel Febbraio 2011 ritorna nel Cerro Porteno e gioca 22 presenze con tre gol. A Luglio dello stesso anno l’Europa lo scopre grazie al Porto che lo acquista, ma Iturbe non riesce a sfondare e gioca poco. Nella stagione 2012-13 si fa un anno in prestito al River Plate, nel quale inizia a mostrare le sue doti. La scorsa stagione approda in Italia grazie al Verona che lo prende in prestito dal Porto. È l’anno della sua esplosione, gioca 33 partite segnando 8 gol e facendosi notare per le sue qualità. Nell’estate 2014 esplode il tormentone di Juan Manuel per le big. La spunta la Roma che il 16 Luglio 2014 lo acquista per 22 milioni. Roma, però, non è Verona. La piazza è maggiore, è più difficile, ambienti diversi dove è non semplice far sbocciare tutto il talento. Juan Manuel poi arriva a Roma con una pressione incredibile e, per un ragazzo di 21 anni, può essere deleterio. Ma Iturbe da il massimo, lotta e combatte sul campo. Pochi, pochissimi gol con i giallorossi, 2, ma questi due gol li ha fatti in due incontri importantissimi: Juventus e Lazio. L’ultimo gol è arrivato proprio nel derby della capitale e non poteva esserci di meglio per l’esterno di Garcia. Corsa, scatto e rapidità, Juan Manuel Iturbe è dotato di tutto questo. Ma non solo: grande tecnica e dribbling mischiato ad un grande cuore nel dare una mano in fase difensiva. La Roma ha in casa un grande talento per il futuro, che non ha neanche espresso tutto il suo vero potenziale e che può diventare uno dei più forti laterali a livello internazionale.

 

MANUEL PUCCIARELLI (1991): Prato, 17 Giugno 1991, nasce in Toscana Manuel Pucciarelli, futuro fantasista dell’Empoli. Ma Manuel inizia a solcare i campetti di calcio di Prato a soli 6 anni per poi trasferirsi alle giovanili dell’Empoli a 10 anni. Fa tutte le categorie con i toscani poi nel 2009 arrivano le prime occasioni in prima squadra, ma la prima partita la gioca nel 2011 contro il Vicenza. L’anno dopo fa qualche apparizione e nel Gennaio 2012 va in prestito al Gavorrano per assaporare un po’ di calcio giocato e per mettere minuti nelle gambe. A Gavorrano Pucciarelli dimostra il suo talento, in 17 partite 10 gol e la riconferma da parte dell‘Empoli che lo riporta a casa per la stagione 2012-13. Comincia a macinare gettoni con i toscani e dal 2012 al 2014 scende in campo 55 volte con 7 gol, portando l’Empoli in Serie A. Per Manuel si avvera il sogno di una vita: giocare nel massimo campionato e lo fa il 31 Agosto contro l’Udinese non fermandosi più: 33 volte su quel rettangolo verde centrando 4 reti, l’ultima delle quali domenica scorsa contro la Sampdoria. È un tutto fare: può agire da esterno come da trequartista centrale, può essere una seconda punta e mandare i propri colleghi attaccanti in rete. Un bel prospetto per il futuro che potrebbe essere utile anche per la Nazionale di Conte, un ragazzo molto duttile che potrebbe fare comodo anche a qualche big.

 

STEPHAN EL SHAARAWY(1992): Il faraone d’Italia nasce a Savona il 27 Ottobre 1992 da padre egiziano ed ecco perché la definizione di “faraone”.  Con il mondo del calcio Stephan inizia dal Legino a soli 9 anni e subito si fa notare, soprattutto dal Genoa che lo porta in maglia rossoblu a 14 anni. Qui gioca nelle giovanili facendo vedere grandissime cose e a 16 anni esordisce in Serie A contro il Chievo diventando il più giovane calciatore ad esordire in Serie A. Dal suo esordio nel 2008 ci saranno altre due apparizioni nella stagione successiva. Nel Luglio 2010 Stephan va in prestito al Padova in Serie B. Passerà un grandissimo anno con 29 presenze e 9 gol. Nell’estate 2011 il Milan non se lo lascia sfuggire e lo acquista. Il primo anno di A con i rossoneri lo passa non segnando molto, ma fornendo tanti assist: solo due i gol. Nel 2012-13 invece cambia regime. 16 gol, calciatore simbolo di un Milan che gioca e la consacrazione tra i grandi, consacrazione che però svanisce l’anno successivo perché inizia ad avere una serie di infortuni che lo fermano per quasi tutta la stagione. Anche quest’anno ancora dolori fisici, qualche presenza in più rispetto al 2013-14 con 17 presenze e solamente 3 gol. Domenica sera contro il Torino ne ha fatti due risplendendo come era successo due stagioni prima Dribbling, tecnica, capacità di saltare l’uomo e personalità. Così si può definire Stephan El Shaarawy anche se fisicamente è ancora molto debole subendo molti infortuni. Ma le qualità per diventare uno dei più forti ci sono, speriamo che le gambe diventino più robuste per reggere questo peso, il peso di un gran prospetto.