Il Chieti è stato dichiarato fallito dal tribunale, certificando un disavanzo di 80 mila euro. I calciatori entro domani verranno liberati dalla società neroverde e saranno liberi da accasarsi altrove. La società del patron Giacomini è ultima in classifica con 1 punto in 16 giornate. Nella prossima giornata sarà impegnato domenica contro l’Alfonsine, scontata una sconfitta a tavolino e successivo punto di penalizzazione. E’ stato designato il curatore fallimentare, sarà Nicla Corvacchiola che proverà a salvare il salvabile. Ma vista la situazione sembra difficile che il Chieti possa termina la stagione.

Questa è la seconda volta che il club fallisce, la prima fu nel 2008 e il Chieti ora rischia la radiazione. La sentenza del tribunale potrebbe mettere fine ad una storia sportiva che dura dal 1922. Il tecnico Mariani ha dichiarato che la squadra non scenderà in campo contro l’Alfonsine perché mancano le condizioni per andare avanti. Alla quarta rinuncia scatta la radiazione dalla categoria.

L’ex presidente Mario Mancaniello ha dichiarato: “Vivo questo momento drammatico come tutti i tifosi. Ritengo vergognoso che nel mondo del calcio ci siano ancora certi personaggi che riducono così le società. Non è vero che a Chieti è difficile fare calcio. In passato lo si è fatto bene. Bisogna rispettare la città e i tifosi”.

Antonio Buccilli, ex presidente: “Da sportivo dispiace vedere queste cose. Fare calcio a Chieti, però, è difficile perché dalla città non arrivano aiuti”.

L’ex capitano Alessandro Battisti: “Per me è una grande ferita. Sono stato 13 anni a Chieti. Ho vissuto in prima persona l’ultimo fallimento e ho contribuito a riportare la squadra in Lega Pro. Un giorno tornerò, non importa in quale categoria, ma tornerò perché Chieti è nel mio cuore”.

 

 

 

 

.