Prosegue l’analisi sull’utilizzo dei giovani in Serie A.

La 5^ giornata di campionato, che si è svolta mediante turno infrasettimanale, ha avuto inizio con il rocambolesco 3-2 per il Milan al “Friuli” contro l’Udinese, nella serata di martedì. I padroni di casa dispongono di una rosa la cui età media è di 26,6. Nella squadra di Colantuono, in campo dal primo minuto il ventunenne Adnan. Partita da dimenticare, invece, per Bruno Fernandes (classe ’94), espulso nell’acceso finale.

Il Milan ha un’età media di 26,9 anni. A Udine difesa giovanissima per i rossoneri: De Sciglio, del ’93, Romagnoli, del ’95 e Calabria, classe ’96. Da sottolineare come, dopo l’uscita del giovanissimo terzino destro, e lo spostamento sulla fascia di Zapata, il Milan sia andato in grossa difficoltà.

Nella serata di mercoledì clamoroso passo falso della Roma, sconfitta dalla Sampdoria a seguito di un autogol di Manolas. Per la Sampdoria (età media: 26,3 anni) in campo Fernando (classe ’93), Correa (’94) e Pereira (’97). Dalla panchina è subentrato David Ivan, di appena 20 anni.

Nella Roma (età media 27, 5 anni) il più giovane in campo era il terzino sinistro Digne, classe ’93. Rete di pregevole fattura, anche se vana ai fini del risultato, per il classe ’92 Salah.

Battuta d’arresto inattesa pure per la Juventus, raggiunta allo scadere dalla matricola Frosinone, a Torino. L’età media della squadra di Allegri è di 27,5 (non una delle più basse). Da sottolineare i giovani utilizzati in mediana, tutti classe ’93: Pogba, Sturaro e Lemina.

Anche nel Frosinone (età media della rosa: 26,5 anni), hanno trovato spazio diversi giocatori del 1993: dal portiere Leali (scuola Juve), al mediano Chibsah, passando per l’attaccante cileno Castillo autore di una prova di quantità e sacrificio anche in fase difensiva.

Non ne sbaglia una, invece, l’Inter alla quinta vittoria in cinque gare, sempre con il minimo scarto. A cadere, al “Meazza”, è stata la volta di un Verona falcidiato dagli infortuni. Il club di Mancini può vantare un’età media di 26,4 anni. In campo dall’inizio Kondogbia e Icardi, entrambi del 1993, oltre a Telles (1992), anche se la rete decisiva è stata siglata dal mastino Felipe Melo.

Mandorlini, nel tentativo di arginare gli attaccanti avversari, ha optato per la difesa a 5, nella quale ha trovato spazio il centrale svedese Helander, classe ’93. In campo anche il ’92 Viviani a centrocampo. Da segnalare, poi, l’esordio in massima serie per il mediano Mattia Zaccagni, classe ’95.

Il club milanese è seguito a ruota dalla Fiorentina, che si è imposta sul Bologna. I Viola hanno una rosa la cui età media è di 26 anni. Il giocatore più giovane sceso in campo è stato il classe ’93 Rebic, collocato nel tridente d’attacco. Bene anche Vecino (1991), autore dell’assist per il primo gol viola.

Nel Bologna (età media 26,5 anni), alla quarta sconfitta in cinque partite, sono scesi in campo diversi giovani classe 1994: Masina e Ferrari in difesa, oltre a Pulgar a centrocampo. Il più giovane felsineo in campo è stato, però, Diawara, del 1997.

Si riscatta la Lazio, che ha sconfitto in casa per 2-0 il Genoa, che ha finito la gara in nove. Pioli (età media 26,3 per la sua squadra) ha optato per una linea di trequartisti giovani e di sicuro talento, tutti classe ’95: Kishna, Milinkovic-Savic e il redivivo Felipe Anderson, autore di un gran gol. Pioli, in mediana, ha puntato ancora su Cataldi (1994). Molto giovani pure i subentrati: Morrison (1993) e Keita che ha completato un attacco tutto ventenne.

Il Genoa ha una rosa “coetanea” rispetto a quella della Lazio (26,3 anni di media anche per il Grifone). Da segnalare la presenza in campo di Laxalt (1993) e Ntcham, classe ’96.

Ottima prova anche per il Sassuolo, ancora imbattuto e vincente a Palermo. Il club di Iachini (età media di 25,3 anni) non poteva contare sull’attaccante Djurdjevic (1994) infortunato. I più giovani in campo erano, dunque, i classe ’92: Hiljemark e Lazaar (1992), oltre ai subentrati Trajkovski (1992) e Quaison (1993).

Nel Sassuolo (età media 27,3 anni), il più giovane sceso in campo è stato il fuoriclasse del ’94 Berardi, entrato a gara in corso.

Anche a Modena, come a Roma, sono scese in campo due squadre che hanno un’età media di 26,3 anni: Carpi e Napoli, che hanno pareggiato senza colpo ferire. Per i padroni di casa, spiccano le presenze dei ’93 Bubnijc e Matos, mentre nella squadra di Sarri da segnalare la presenza sulla corsia difensiva di destra di Hysaj (1994).

A Verona colpo del Chievo, che ha sconfitto il Torino, grazie alla rete di Castro, confermandosi come una delle sorprese di questo avvio di stagione. I clivensi hanno la rosa più vecchia del campionato: l’età media rasenta i 30 anni. Elevata anche l’età media del Torino: 27,8. Il giocatore più giovane impiegato in questo turno da Ventura è stato il subentrato Benassi (1994). A gara in corso è entrato pure Belotti (1993), che sostituito il coetaneo Martinez.

Nel posticipo di giovedì sera l’Atalanta si è imposta ad Empoli, grazie a Toloi. Tra i padroni di casa (età media 25,2) da segnalare l’esordio in avanti di Alessandro Piu, del 1996. A centrocampo, oltre a Paredes (’94) si è visto, come subentrato, anche il regista Diousse (1997). Dalla panchina è partito pure l’ex non rimpianto Livaja, classe ’93.

Per l’Atalanta (età media 27,3 anni), il più giovane in campo è stato il centrocampista classe ’95 Grassi, che aveva esordito in massima serie la scorsa stagione.

In questo turno infrasettimanale sono andati in scena due esordi assoluti: Piu per l’Empoli e Zaccagni per il Verona. Da evidenziare anche la linea verde utilizzata da Pioli per il suo attacco.