Il superamento dell’avversario, ovvero l’1 contro 1, è un ingrediente fondamentale nel gioco del calcio; suscita l’entusiasmo del pubblico, aiuta la propria squadra a raggiungere una superiorità numerica mettendo in difficoltà la squadra avversaria ed accresce l’autostima di chi riesce a compiere un dribbling vincente.

Per l’acquisizione dell’1 contro 1 è fondamentale lavorare inizialmente sulla tecnica individuale e sul consolidamento di essa, a cui seguirà un lavoro più specifico sullo sviluppo della capacità del bambino di effettuare delle scelte e valutare di volta in volta la strategia più efficace per superare l’avversario e raggiungere l’obbiettivo richiesto. Per arrivare a questo è importante che il bambino padroneggi in modo sufficiente la tecnica e che sappia essere flessibile nell’adottare e nel variare le diverse tecniche di gioco presenti nel suo repertorio.

Fase iniziale

Nella fase iniziale dell’allenamento l’obbiettivo principale è quello di far ambientare i bambini nello spazio di lavoro (palazzetto, campo sportivo, palestra).

È fondamentale far sì che ogni bambino abbia un pallone, in modo da aumentarne la confidenza e prepararlo alle esercitazioni tecniche-coordinative più specifiche che verranno svolte.

Le esercitazioni si svolgono inizialmente con la palla in mano per stimolare un lavoro coordinativo degli arti inferiori. Possono essere proposti:
Spostamenti in un determinato spazio (quadrato) con corsa naturale e al segnale dell’istruttore arresto completo della corsa.
Spostamenti monopodalici con cambio di piede al comando dell’istruttore.
Spostamenti con salti a piedi uniti.

Questo tipo esercizio consente di lavorare, oltre che sulle capacità motorie e di coordinazione, anche su abilità cognitive, quali la capacità di concentrazione, di attenzione sostenuta e di controllo. Per una buona esecuzione dell’esercizio risulta fondamentale che il bambino riesca a mantenere l’attenzione per un tempo sufficiente sul compito, tale da consentire una buona performance e allo stesso tempo un contatto costante con l’istruttore, il quale durante l’esecuzione impartirà al bambino comandi diversi. L’allievo dovrà infatti riuscire a trovare soluzioni e schemi motori nuovi per ogni segnale dato dell’istruttore, prestando sempre attenzione a non perdere la palla dalle mani.
Nello stesso spazio di lavoro, inizieremo a lavorare con il contatto piede-palla. Possono essere proposti:
Spostamenti con contatto palla senza obblighi; al segnale dell’istruttore, arresto completo della corsa con palla sotto al piede.
Spostamenti utilizzando solamente la parte interna/esterna del piede.
Spostamenti utilizzano solamente la suola del piede.

Fase di apprendimento

L’obbiettivo di questa seduta di allenamento è l’1 contro 1.

Il dribbling, per definizione è un’abilità tecnico/tattica individuale, che si esegue con la palla e prevede il superamento dell’avversario.

Per superare un avversario, abbiamo quindi bisogno di “trucchi” o “inganni” che ci permettono di sorpassare il nostro rivale: le finte.
Spiegheremo ai nostri bambini un repertorio di finte da compiere durante l’esercitazione che andremo successivamente a svolgere:
PASSO SOPRA 
con il piede aggiro la palla, successivamente la sposto con il piede opposto per superar l’avversario.
DOPPIO PASSO
 si compie due volta il passo sopra, prima con un piede e poi con l’altro, subito dopo sposto la palla per superar l’avversario.
FINTA DI TIRO
 si finge di compiere un tiro quando l’avversario è vicino. Per ingannarlo piuttosto di compiere un vero e proprio tiro, sposto la palla e supero l’aversario.
PALLA DA UNA PARTE, IO DALL’ALTRA 
faccio passare solamente la palla o a dx o a sx dell’avversario, mentre il bambino passerà dalla parte opposta della palla.

I bambini porteranno la palla nel solito quadrato, cercando di non perdere mai il controllo di essa e facendo in modo di non scontrarsi contro i compagni.
Una volta verificata l’acquisizione dei gesti base, sarà possibile esercitarsi in modo più specifico, allenando sia le capacità motorie che le abilità cognitive.
Un esercizio che può essere proposto consiste, per esempio, nel far disporre i bambini con la propria palla nello spazio di lavoro ed assegnare a ciascuna delle finte un numero. L’istruttore chiamerà uno per volta tutti i numeri a cui i giovani calciatori risponderanno eseguendo il gesto corrispondente.
Questa semplice attività permette il consolidarsi della tecnica, l’esercizio dell’attenzione e della memoria, seppur avvalendosi di uno scenario ludico e di gioco.

Fase di esecuzione del gesto

Ora mettiamo in pratica sul campo la situazione di 1 contro 1 in una situazione di gioco.

Disporremo gruppi formati da 3 bambini ciascuno, in modo da ottenere un numero maggiore di esecuzioni del gesto (più ripetizioni per ogni bambino) e favorire l’attenzione di gruppo.

Compieremo diverse esercitazioni:

In posizione frontale, i bambini rossi portano la palla ai bambini di fronte a loro compiendo una finta a piacimento una volta arrivati a metà del tragitto. 
Appena arrivati al compagno, si sostituiscono a questo attendendo nuovamente il loro turno mentre il bambino che riceve la palla parte ed esegue a sua volta l’esercizio.
I bambini rossi portano la palla, mentre quelli di fronte vanno incontro fungendo da difensori passivi (non rubano palla) indietreggiando e facendosi superare solamente con una delle finte acquisite precedentemente.
I bambini gialli posti di fronte ai portatori di palla, diventano difensori attivi cercando di intercettare la palla all’arrivo del compagno. Un punto per il difensore se riesce a rubar palla, altrimenti un punto all’attaccante che riesce ad andare al posto del compagno senza farsi rubar palla.
Poniamo con dei paletti delle porte dietro ad ogni fila. L’attaccante compie un punto solamente se riesce a superare il difensore e realizzare un goal nella porta posta dietro ad esso.

Con queste esercitazioni chiediamo al bambino di risolvere un problema, di esercitarsi quindi nelle abilità di problem solving. In questo caso il problema è il superamento dell’avversario che ha davanti.
Una volta che le modalità e le tecniche di superamento dell’avversario sono state apprese e consolidate (mediante le esercitazioni illustrate precedentemente), il passo successivo consiste nel non intervenire più sulle azioni del bambino, ma lasciare al giovane la libertà decisionale per il raggiungimento dell’obbiettivo – il goal, il dribbling ecc.

Fase conclusiva

Nella fase conclusiva ci dedichiamo al gioco in forma libera di una partita cercando di non porre grandi obblighi ai bambini.
Per queste fasce d’età, è meglio svolgere partite di 3vs3, 4vs4 o di 5vs5.
In questa seduta d’allenamento metteremo come opzione aggiuntiva il goal doppio che si può raggiungere solamente in caso di superamento di un avversario con una delle finte imparate durante la seduta d’allenamento.