Dal 1° aprile è entrata in vigore la nuova normativa che regola la figura dell’Agente Fifa. 

La nostra redazione ha chiesto al Manager Domenico Mafrica chiarimenti su questa nuova deregulation, con i “vecchi” Agenti FIFA che d’ora in poi prenderanno il nome di Procuratori Sportivi.

Cosa cambia a partire dal 1° aprile?

“Premetto che tra il vecchio sistema di Agente Fifa ed il nuovo sistema di “intermedizio” (così viene chiamato il nuovo incarico) cambia poco, nel senso che alla fine quello che emerge è sempre la bravura del procuratore. Chi era bravo prima, lo sarà adesso ed anche nel futuro. La nostra professione per tutti sembra facile ma io ritengo invece che è per pochi, in quanto ci vogliono esperienza, competenze e tante virtù, che io chiamo i 5 fattori del successo: ambizione, volontà, perseveranza, diligenza e la disposizione al rischio che non devono mancare in un professionista. Poi bisogna conoscere anche la storia del mondo del calcio e il passato della persona, anche questa preparazione è importante quando si ha a che fare con un Direttore Sportivo”.

Dopo questa premessa, come si può diventare “Procuratore Sportivo” con la nuova normativa? Quali sono i requisiti?

“Ora i “nuovi” professionisti non si chiameranno più Agente Fifa. Con il vecchio sistema, si doveva superare un concorso con tanto di esame finale di abilitazione che si svolgeva a Roma. Dal 1° aprile un po’ tutti possono ambire a questa professione, basta mandare tutta la documentazione richiesta a Roma e viene iscritto nel nuovo registro degli intermediari presso la propria Federazione di appartenenza (nel nostro caso la FIGC). L’intermediario quindi, per esercitare l’attività di “procuratore di calcio” non dovrà sostenere l’ esame, basta inviare un’autodichiarazione in cui dichiara di essere in possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento per l’esercizio dell’attività, cioè, ad esempio, di essere residente in Italia e di non aver riportato condanne definitive per il reato di frode sportiva ovvero per delitti non colposi”…

Qual è la novità principale della nuova normativa?

“Con la nuova deregolamentazione c’è l’abolizione al divieto del doppio mandato, e questa potrebbe essere una novità importante, l’intermediario può seguire entrambe le fasi: può assistere sia la società che il giocatore”.

Chi potrà, da oggi, rappresentare un giocatore?

“Come detto prima, una volta iscritto al registro dell’intermediario tutti potranno seguire il giocatore e diventare così Procuratore Sportivo”.

Come è stata accolta questa normativa dai “vecchi” Agenti Fifa?

“All’inizio dell’introduzioni di qualsiasi nuova normativa c’è sempre un po’ di confusione per cercare di comprendere le nuove direttive, così come sta capitando adesso, quindi si accetterà col passare del tempo i nuovi dettami imposti dalla FIFA, ma resto sempre del parere che cambia poco per noi che già svolgiamo questa professione, perché quello che conta, alla fine, è la bravura del singolo professionista”.

Cosa potrebbe consigliare ad un giovane che vuole intraprendere questa professione?

“Deve iniziare con passione questo nuovo lavoro, cercare di capire se è quello che lui intende fare da grande. Il mondo del calcio è molto vasto e complesso, ed il giovane deve conoscerne la storia, così come dicevo prima, l’attualità e, fare calciomercato, ad oggi non è semplice, è un pò come giocare in borsa, devi conoscere il momento giusto e stare al posto giusto per portare al termine l’operazione di mercato”.

Prima di intraprendere la nuova attività da Procuratore Sportivo, Football Scouting consiglia la lettura del libro di Jean-Christophe Cataliotti.