di Matteo Chiesurin

In un tiepido pomeriggio di fine settembre inizia la 3° giornata del Campionato Primavera 1: allo Stadio Breda di Sesto San Giovanni si sfidano Inter e Chievo Verona.

LE FORMAZIONI
I padroni di casa, che arrivano da una doppia vittoria nelle prime due giornate di campionato, l’ultima proprio contro i cugini del Milan per 3 a 0, scherano un 4-3-1-2 con Dekic a proteggere i pali, Valietti, Nolan, Bettella e Sala nella retroguardia, linea mediana composta dal trio Emmers, Rada e Brignoli, ed infine Pinamonti ed Odgaard, supportati da Zaniolo.
La formazione ospite schiera invece un 3-5-2 votato alla difesa per colpire l’Inter in contropiede: coach Lorenzo DAnna schiera Kaleba, Sbampato e Pogliano a difesa della porta occupata da Pavoni, Michelotti e Rabbas sulle fascie, mentre in mezzo al campo giocano Di Masi, Liberal e Gaudino, ed infine la coppia dattacco è formata da Rivi e Vignato.

LA CRONACA

Primo tempo
Partita che parte a rilento, macchinoso il Chievo, poco concreta l’Inter. La prima vera occasione arriva solo al 20, quando Odgaard salta Kaleba e mette un buon pallone in mezzo, dove Pinamonti arriva, ma non riesce ad impattare con forza. Pochi minuti più tardi altra occasione per i padroni di casa che, con gli stessi protagonisti ma a parti invertite, non riescono a bucare Pavoni. Il Chievo si trova schiacciato nella propria metà campo, ma anche per questo riesce a difendersi bene dagli insistenti attacchi nerazzurri, che sono spesso costretti a tentare il tiro da fuori. A 5 dal termine della prima frazione doppia chance di testa per l’Inter che, prima con Pinamonti, poi con Brignoli, non riesce però ad impensierire Pavoni. Altra occasione per i nerazzurri a pochi secondi dal termine, ma Sala calcia centrale e trova la pronta risposta di Pavoni. Si va quindi negli spogliatoi con il risultato di 0 a 0.

Secondo tempo
Nel secondo tempo sale in cattedra il Chievo che cerca di gestire la partita, sperando di potersela giocare alla pari dell’Inter. Ma la prima occasione arriva proprio per i padroni di casa con Odgaard, che però spara alle stelle il pallone dopo essersi liberato grazie ad un rapido scambio con Brignoli.
Non passano 120 minuti ed è il Chievo a trovarsi davanti alla porta di Dekic, che è però bravo prima a respingere, poi a neutralizzare, una doppia occasione di Michelotti-Vignato. Proprio Vignato, al 67, rimane a terra in seguito ad uno scontro di gioco in cui rimedia un brutto pestone. Costretto ad uscire, al suo posto entra Omayer. Ed è proprio il nuovo entrato a rendersi subito pericoloso sulla fascia sinistra: dopo aver dribblato una serie di avversari, infatti, riesce a servire un ottimo pallone in mezzo sul quale arriva puntuale Rabbas che batte Dekic con un destro preciso. Chievo avanti al 70′ ed Inter costretta ad inseguire dopo più di 45 minuti passati costantemente nella metà campo clivense.
L’Inter non si dà per vinta e riesce a pareggiare i conti alla mezzora: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Zaniolo è bravo a svettare più alto di tutti ed a depositare il pallone in rete.
Gli ultimi dieci minuti del match sono una costante sofferenza per i clivensi che si ritrovano completamente chiusi nella propria trequarti, ma riescono a resistere agli ultimi assalti nerazzurri, grazie anche ad un doppio interveto dellestremo difensore gialloblù Pavoni.
Dopo 4 di recupero termina il match: allo Stadio Breda il risultato finale è di 1-1

COMMENTO POST-PARTITA

Match nel complesso molto combattuto, con i padroni di casa che nel primo tempo si rendono protagonisti di numerose occasioni, che non riescono però a concretizzare. In avvio di ripresa è però il Chievo che prova a tenere le redini del gioco, senza riuscirci troppo bene, in realtà. Il vantaggio ospite è infatti frutto di una giocata del singolo, che riesce a smarcarsi e a crossare al centro, dove Rabbas si fa trovare pronto.
In fondo si può certamente affermare che il pareggio stia stretto allInter, che si è reso pericoloso altre due volte dopo il gol del pareggio.
L’Inter viene così fermato in casa contro il Chievo; è mancata forse un po di precisione sotto porta da entrambe le parti, ma protagonisti in tal senso sono stati senza dubbio i nerazzurri con Pinamonti e Odgaard.