MARCATORI: 26′ p.t Totti (R); 38’p.t Jankovic (V)
HELLAS VERONA: Benussi, Pisano, Marquez, Moras, Brivio, Ionita (dal 70′ Greco), Tachtsidis, Hallfredsson, J. Gomez (dal 84′ Christodoulopoulos), Toni, Jankovic ( dal 69′ Obbadi). A disp: Gollini, Marques, Sorensen, Agostini, Martic, Campanharo, Saviola, N. Lopez, Fernandinho. All.: Mandorlini
ROMA: De Sanctis, Florenzi ( dal 40′ Torosidis) Manolas, Astori, A.Cole, Nainggolan, Keita, Pjanic ( dal 83′ Verde), Ljajic, Totti ( dal 66′ Doumbia), Gervinho. A disp: Skorupski, Curci, Y. Mapou, Spolli, Holebas, De Rossi, Paredes, Uçan, Sanabria. All.: Garcia
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
AMMONITI: Jankovic, J. Gomez (V); A.Cole, Manolas, Nainggolan (R)
ANALISI DEI MOMENTI DELLA GARA: Pareggio tutto sommato giusto quello di Bentegodi di Verona, tra una Roma prevedibile e sottotono ed un Hellas compatto ed ordinato che è riuscito ad ottenere un punto prezioso per la lotta salvezza. La Roma parte con il suo solito 4-3-3, con Cole preferito ad Holebas sulla corsia mancina di difesa e Keita preferito a De Rossi come vertice basso di centrocampo. L’Hellas, in formazione tipo, ritrova Jankovic e si schiera con un 4-3-3 speculare, che si trasforma in 4-5-1 in fase di non possesso con le linee di difesa e centrocampo molto corte per impedire il gioco tra le linee di Totti e Ljajic e come da pronostico sceglie di attendere la Roma nella propria tre quarti per non concedere campo a Gervinho. La Roma parte bene e nei primi 25 minuti sembra parzialmente ritrovarsi con Pjanic che prova a dare ritmo e Totti, Ljajic e Nainngolan che riescono a trovare spazi tra le linee e a concludere verso la porta di Benussi che si fa trovare pronto su Nainggolan prima e su Ljajic poco dopo. Il Verona, in difficoltà nella prima parte di gara quando riesce a riconquistare palla, cerca subito Toni con dei lanci lunghi, il centravanti gialloblu è come sempre un maestro nel proteggere palla e far salire la squadra che è sempre pronta ad accompagnare l’azione con gli esterni d’attacco e con uno degli interni di centrocampo. Al 26′ Totti è abile nel ricevere palla tra le linee e con un preciso destro all’angolino dai 25 metri porta in vantaggio la Roma. Chi pensava che questo potesse essere il preludio ad una facile vittoria degli uomini di Rudi Garcia è stato smentito da Jankovic poco dopo: al 38′ infatti, il serbo è abile a staccare di testa su un corner dalla sinistra di Halfredsson, il pallone carambola su Astori e Keita e finisce alle spalle di De Sanctis. La reazione della Roma è affidata ad una punizione del solito Ljajic che si stampa sulla traversa con Benussi battuto poco prima dell’intervallo. La ripresa offre un Hellas più intraprendente, in grado di ripartire con maggiore pericolosità. Il 4-3-3 gialloblu sembra trasformarsi in un 4-2-3-1 con Ionita alle spalle di Toni ad accompagnare l’azione offensiva. Al 52′ l’occasione più ghiotta della ripresa: Juanito Gomez arriva sul fondo, mette una palla insidiossissima in mezzo dove sia Ionita che Halfredsson si vedono negare la gioia del gol da Torosidis che salva per due volte sulla linea nel giro di pochi istanti. E la Roma? La Roma del secondo tempo è solo ed esclusivamente una gran botta di Nainggolan respinta con i pugni da Benussi. Per il resto possesso è, come sempre nell’ultimo periodo, sterile e poco fluido, gli esterni d’attacco serviti sempre troppo tardi vengono puntualmente raddoppiati e Pjanic non rischia mai la giocata negli ultimi venti metri dove la proposta offensiva sembra esser vincolata alle invenzioni di Ljajic. Minuto 87′: Verde subentrato a Pjanic innesca Cole alle spalle della difesa gialloblu, ma la palla si spegne sul fondo.
Questo è stato l’unico movimento senza palla di un giocatore della Roma in area di rigore. Davvero troppo poco, per parlar di Scudetto.
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