di Jacopo Zogno

Giovanni Stroppa inizia ad allenare nelle giovanili del Milan per poi esordire nei professionisti come allenatore del Sudtirol nella stagione 2011-2012. L’anno successivo, giunge la grande occasione della serie A con il Pescara terminata però dopo sole 13 giornate con l’esonero. Riparte dalla serie B, dallo Spezia, ma arriva un altro allontanamento a dicembre dopo il 4-0 subito a Varese. Nella stagione 2015/2016, il ritorno in serie C al Sudtirol segna l’inizio della risalita che si concretizza l’annata successiva a Foggia dove porta i rossoneri in serie B. Un’annata tutto sommato positiva in cadetteria è il viatico per l’approdo a Crotone dove, al secondo anno, centra la seconda storica promozione in serie A dei pitagorici.

I principi di gioco del mister lodigiano prevedono un possesso palla che inizi dal basso e che coinvolga tutti gli effettivi: verticalizzazioni continue e scambi nello stretto garantiscono incisività alla manovra. In fase di non possesso, il pressing offensivo e la marcature fortemente orientate sull’uomo sono le fondamenta su cui Stroppa basa la sua fase difensiva.

Nel video che vi proponiamo andremo aa analizzare nel dettaglio questi principi di gioco

IL GIOVANE TALENTO DEL CROTONE: NICCOLO’ ZANELLATO

Niccolo’ Zanellato è un prodotto del vivaio del Milan. Il centrocampista milanese esordisce in maglia rossonera e nel calcio che conta addirittura in ambito europeo: preliminari di Europa League, agosto 2017, 90 minuti nel ritorno contro lo Shkendija. Un’altra presenza nel girone della ex Coppa Uefa contro il Rijeka e in gennaio il passaggio al Crotone. In Calabria conta una sola presenza ma importante: l’esordio in serie A nella sconfitta patita nella Torino granata. Nelle ultime due stagioni ha sempre militato in serie B con la maglia rossoblu totalizzando 40 presenze e 4 reti.

Niccolo’ viene schierato da Stroppa principalmente come mezzala sinistra: nonostante il suo piede preferito sia il destro, il centrocampista classe ’98 svolge il ruolo assegnato con ottimi risultati denotando una tecnica di base eccellente nell’uso di entrambi i piedi. E’ una mezzala d’inserimento che quando si porta in area avversaria può sfruttare tutti i suoi 190cm di altezza mentre viene meno coinvolto nelle prime fasi d’impostazione della manovra. Buon passo soprattutto in allungo e in progressione palla al piede, riesce ad essere incisivo anche nel pressing sfruttando a proprio favore una fisicità invidiabile.

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