Danilo Cataldi, centrocampista classe 1994 della Lazio, è ormai entrato nel giro della prima squadra, sotto la gestione Pioli, e non sembra intenzionato ad uscirci: dopo aver esordito in Serie A nel corso di Lazio-Napoli (è entrato nel finale per Marco Parolo), complice anche l’infortunio di Lulic, sembra essere diventato un titolare inamovibile nello scacchiere tattico dell’ex tecnico del Bologna.
Il prestito al Crotone gli è servito molto, dopo aver vinto il campionato Primavera sotto il nuovo tecnico del Lecce, Bollini: il ragazzo “si è fatto le ossa” nella serie cadetta, dimostrando di meritare di tornare alla base, non per giocare semplicemente nella Primavera, ma facendo il salto di qualità, sbarcando in prima squadra. La Lazio resiste all’assalto dell’Empoli in estate ed a gennaio: complice l’infortunio di Lulic, out per quasi due mesi, si ritaglia un posto importante, con 6 presenze, 353 minuti giocati in campionato, 2 presenze con tanto di assist in Coppa Italia, contro Torino e Milan.
Centrocampista molto duttile, si abbina a meraviglia con le caratteristiche di Biglia e Parolo: se l’argentino è un play in grado di dare geometrie ma riuscendo ad abbinare anche buona corsa e pressing in fase di non possesso, e Parolo invece sfrutta la sua tenacia per dare una grande mano in fase difensiva, ma anche con importanti inserimenti alle spalle di Klose (o Djordjevic) ed un tiro importante, Cataldi invece unisce una buona gamba ad una discreta visione di gioco, inserendosi a perfezione nel reparto nevralgico dello scacchiere di Pioli. Quando i difensori avversari pressano Lucas Biglia, si propone l’ex Primavera per impostare l’azione, mentre in fase di non possesso da buone garanzie per “reggere botta” agli attacchi avversari.
Dopo aver scalato le gerarchie superando Onazi nelle preferenze del tecnico, per Cataldi ci sarà da lottare ancora per mantenerlo quando Senad Lulic tornerà ad allenarsi a pieno regime con il resto della squadra: problemi di abbondanza dunque per la Lazio che valorizza, dopo Keita, un altro baby talento della Primavera.
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