Le formazioni- Il Feyenoord conferma il solito 4-3-3, mentre Bonacina rivoluziona la formazione tipo, lasciando in panchina elementi solitamente sempre titolari come Gatti, Mora, Tulissi, Gasperoni e Ranieri.
Bonacina lancia inoltre il ghanese Asmah, terzino arrivato nelle ultime battute del mercato di gennaio e già convocato nella Nazionale maggiore del proprio Paese.

La gara– Parte meglio il Feyenoord, che mostra nelle prime battute grande fluidità di manovra e qualità.
Al primo affondo, però, l’Atalanta conquista un calcio di rigore per un fallo ai danni di La Vigna, lanciato a rete.
Fallo che, probabilmente, aveva avuto inizio fuori area.
Dal dischetto Lunetta opta per la soluzione centrale, battendo Ten Hove.
Gli olandesi continuano a provare a sfondare la retroguardia bergamasca con il palleggio e fraseggi corti, ma la banda di Bonacina è terribilmente cinica ed ad ogni affondo crea pericoli per la formazione dei Paesi Bassi.
Il raddoppio è ad opera di Di Rocco al minuto numero venti, il quale, nonostante il disturbo di un avversario trova un tiro improvviso dal vertice dell’area che batte un non impeccabile Ten Hove.
Poco dopo arriva anche il terzo gol dei nerazzurri (oggi in divisa bianca) messo a segno in mischia da Napol.
Forse si era vista un’azione irregolare sugli sviluppi del corner, ma la terna arbitrale ha lasciato proseguire.
Nella ripresa l’Atalanta controlla la gara, complice anche l’ottima tenuta difensiva anche grazie all’entrata in campo di Gatti al centro della difesa (dovuta ad un brutto scontro ginocchio-testa tra Marchetti e il suo portiere Stefano Mazzini, oggi autore di una buona prova in sostituzione di Turrin).
Chiude definitivamente la gara l’ottimo stacco di testa di Zambataro al 9′, che non smentisce così il suo passato da centrocampista e corona un’ottima prestazione.
Nella parte finale della ripresa arriva anche la quinta marcatura, nata da un cross di Ghidini deviata nella propria porta da un difensore del Feyenoord.
Tra due giorni in campo Atalanta-Palermo nel big match che vedrà affrontarsi le due prime del girone e Feyenoord-Mounana.

Una menzione particolare la meritano il ghanese Asmah ed Alessandro Sala, alla prima stagionale.
Il primo ha fatto molto bene mostrando di essere un prospetto per il futuro ed in grado di svolgere bene entrambe le fasi di gioco.
Il secondo, aldilà dei pochi palloni toccati, avrà vissuto emozioni forti, per essere tornato in campo dopo due anni di infortuni assai gravi e dolorosi. Ora Sala proverà a riprendere il tempo perso e a riscattare i tanti sacrifici di questi mesi difficili, augurandogli che la fortuna possa finalmente girare un pò anche a suo favore.
Chissà che il 5-0 di oggi non sia un inizio….

ATALANTA (4-3-3): Mazzini, Zambataro (20’st Ghidini), Marchetti, Kresic, Asmah, Castellano (20′ st Sala), Dembà, La Vigna (Bolis), Napol (20’st Giussani), Di Rocco (Tulissi), Lunetta (Tomas).

FEYENOORD (4-3-3): Ten Hove, Den Hoedt, Hammouti, Knoester, Absalem, Van De Meer, Fernandes, Hamer, Nigel, Hansson, Janga Shurrendo.