La Serie A è il campionato più vecchio in Europa.

Con i quasi ventisette anni di media (26,9) la situazione dei giovani è molto meno felice che in tutte le altre realtà. O comunque quasi tutte. A cercare di andare in controtendenza ci hanno pensato, nell’ultimo giorno, alcuni dei prospetti da tenere maggiormente d’occhio.

Paulo Dybala (Palermo): entra da protagonista nei gol di Vazquez e Rigoni, oltre a questo regala colpi spettacolari in serie ai tifosi rosanero. Rimarrà impressa nella sua mente per un po’, nella mente dei difensori partenopei, uno slalom eccezionale, effettuato dall’ex Instituto de Cordoba nel secondo tempo. Ormai non sorprende più.

Alvaro Morata (Juventus): realizza il momentaneo 1-1 da attaccante vero. Il momento è particolarmente propizio per lui ed il Real preme per riaverlo. La ruota gira bene per lo spagnolo ultimamente.

Domenico Berardi (Sassuolo): lotta come un dannato, anche se non sempre è preciso come potrebbe. Non molla un centimetro nemmeno nell’occasione della rete, in cui (a dire il vero) sono evidenti le colpe della difesa viola.

Achraf Lazaar (Palermo): primo gol in un campionato professionistico per lui, il bolide è davvero notevole, scagliato da almeno 35 metri e decentrato a sinistra. Ovvamente, guardando le immagini, si evince che c’è una porzione di responsabilità di Rafael, sul gol del marocchino cresciuto in Italia.

Marco Sportiello (Atalanta): in un giorno brutto brutto per l’Atalanta, si conferma grande protagonista della stagione bergamasca. Da campione un paio di risposte agli attacchi nerazzurri.

Hanno invece deluso:

Paul Pogba (Juventus): il peggior Pogba di quest’anno, si mischia nella mediocrità del team torinese di ieri sera.

Luka Krajnc (Cesena): non proprio incredibile la difesa del Cesena sui due gol della Juve. Il classe 1994 sloveno non è esime da colpe nelle circostanze.

Redazione di SpazioAtalanta