La porta del Camp Nou potrebbe avere il suo nuovo giovane padrone, Inaki Penaa.
Ormai da anni, tra i pali del Barcellona, sono stabili i guantoni di Victor Valdes, con rendimento forse troppo altalenante e prestazioni che, soprattutto durante le ultime tre gestioni tecniche (Rijkaard, Guardiola e Villanova) hanno portato i media e la critica calcistica a considerarlo forse l’unico punto debole di una squadra praticamente perfetta, quella blaugrana, appunto.
La cantera del Barca, resa celebre e divenuta ormai leggendaria, ha sempre prodotto, praticamente con clamorosa regolarità, un susseguirsi continuo di giovani fenomeni, che poi sarebbero diventati degli autentici campioni (superfluo farne una lista); forse non all’altezza degli altri ruoli è sempre stata la figura dell’estremo difensore che, nel corso degli ultimi due decenni, non ha mai avuto un vero fuoriclasse, un vero campione del ruolo: dopo Zubizarreta (ex portiere blaugrana e attuale direttore sportivo della società) si sono susseguiti portieri con poche fortune, partendo dal successore dello stesso Andoni, cioè Busquets (padre di Sergio e attuale preparatore dei portieri del Barca), passando per Baia, Hesp, per arrivare a Pepe Reina, neo acquisto del Napoli, che all’inizio degli anni duemila si propose come titolare, prodotto del vivavio, ma forse ancora troppo giovane per raccogliere tale responsabilità. Valdes, infine, è storia dei nostri giorni.
Proprio le difficoltà contrattuali e la voglia palesata di cambiare aria da parte dello stesso alla fine della stagione che sta per iniziare, ha portato la società a valutare ipotetiche alternative per la stagione 2014-2015: Handanovic e Julio Cesar potrebbero rappresentare l’”usato sicuro” mentre per il futuro, la scelta pare fatta: Inaki Pena potrebbe veramente essere l’erede di Victor Valdes, proseguendo la florida e splendente storia del settore giovanile del Barcellona.
Questo giovanissimo portiere, appena 14 enne, sembra intenzionato, indirettamente grazie alle sue grandi qualità e prestazioni, a cambiare il modo di “pensare, vedere” il calcio del mondo catalano, concentrando gli sforzi e le attenzioni non solo su palleggio, sul possesso palla, sulla fantasia, sul calcio spettacolo, ma anche a ruoli meno “appariscenti”, come quelli difensivi, ancora di più quello del “portero”.
Ha fatto scalpore la sua grandissima prestazione al torneo internazionale “Reino de Leon”, manifestazione con protagoniste le formazioni giovanili di Barcellona, Real Madrid, Celta Vigo, Atletico Madrid, Leòn e Fiorentina; decisivo nella conquista del torneo, Inaki si è reso assoluto protagonista parando 6 calci di rigore e realizzando quello decisivo.
Difficile consacrarlo con una qualsiasi etichetta o attribuirgli responsabilità e pressioni fuori luogo, poiché stiamo parlando di un 14enne, quindi poco più che un bambino, ma le sue caratteristiche, da quello che si è visto nelle poche occasioni in cui abbiamo potuto ammirarlo, sembrano abbastanza chiare: fisico “alla Julio Cesar”, quindi molto reattivo, velocità di pensiero e soprattutto velocità di movimento, e una buona tecnica. Tutti gli ipotetici aspetti negativi probabilmente non è nemmeno il caso di citarli, in quanto un ragazzino bisogna farlo crescere, bisogna “coccolarlo” e soprattutto aspettarlo.
Staremo a vedere se il Barcellona ha trovato realmente il vero portiere del futuro, proseguendo la tradizione della cantera, dopo gli anni che ha vissuto e che ancora sta vivendo Victor Valdes.
Di sicuro, per ora, Inaki Pena promette veramente bene.
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