Il focus sui talenti della Serie B, continua oggi con il profilo di un giovane calciatore messosi in mostra nell’ultima giornata disputatasi, la 31esima. Si tratta del giovane di origini senegalesi, Doudou Mangni.

Doudou Mangni Tanguy Junior – questo il suo nome completo – nasce a Roma da genitori senegalesi il 29 marzo del 1993. Il ragazzo sin da subito mostra caratteristiche fisiche importanti. Non è molto alto (176 centimetri) ma ha una forza fisica impressionante. Sono tanti gli sport che – con una prestanza fisica del genere – il giovane Doudou potrebbe scegliere. Ma lui ha già scelto il calcio!

La famiglia ha vissuto pochissimo a Roma, decidendo di trasferirsi nell’alta Italia. Precisamente a Lecco. Ed è li che Doudou –  tra mille difficoltà – muove i suoi primi passi da calciatore. Precisamente lo fa nelle giovanili dell’Olgiatese, squadra di Olgiate, località a pochi chilometri da Lecco. Il talento del ragazzo è precoce tanto da consentirgli di esordire in Serie D – non proprio una categoria “facile” – nella stagione 2009-10 a soli 16 anni nel ruolo di punta centrale. Sarebbe stato solo l’inizio di un lungo percorso.

Infatti, in tribuna – a vedere giocare l’Olgiatese – ci vanno spesso gli osservatori di alcune squadre importanti alla ricerca di giovani da lanciare nel calcio che conta. C’è qualcuno che si accorge di lui, quel qualcuno è Paolo Rota, un osservatore vicino ai colori dell’Atalanta. Agli orobici piace e decidono quindi di portarlo a Bergamo, negli allievi dell’Atalanta, siamo nel Dicembre 2010.

Enorme potenza fisica ed allo stesso tempo una rapidità d’esecuzione, condita da una tecnica individuale niente male. Sono queste le caratteristiche che risaltano agli occhi quando Mangni scende in campo nelle giovanili contro i pari età.

Dopo tre stagioni passate tra gli allievi e la primavera dei bergamaschi, in società decidono che il calciatore è pronto per giocare nel calcio “vero”, contro avversari che non sono più coetanei ma che hanno un pizzico d’esperienza in più. La compagine scelta – anche perché è quella più interessata – è il Modena dove allena un certo Walter Novellino, uno che con i giovani ci sa fare.

Il tecnico perugino lo fa esordire il 26 ottobre del 2013 a La Spezia, contro la formazione di casa. La gara in se, non è da ricordare in quanto i “canarini” persero. Ma il ragazzo classe ’93 se la ricorderà per sempre (almeno crediamo). Infatti al minuto ’76 – al debutto ufficiale in Serie B – Mangni segna. Realizza il momentaneo 1-1 e poco importa se non è servito a portare via punti dal “Picco” di La Spezia. Quello che conta è che Doudou si è lanciato nel calcio che conta, si è fatto conoscere. Ha guadagnato anche la fiducia del tecnico che – da quel momento sino a fine stagione – gli fa collezionare 18 presenze nelle quali sigla 5 gol.

La stagione successiva – quella in corso – il giovane attaccante si trasferisce in prestito al Latina, altra formazione di Serie B. L’inizio non è dei migliori. Doudou gioca poco, è chiuso da attaccanti come Sforzini e Paolucci. Nella prima parte di stagione collezione solo 12 presenze segnando un gol. E quando  si apre la finestra di mercato invernale sembra proprio che l’attaccante di proprietà dell’Atalanta debba cambiare maglia per essere “prestato”ad una delle tante formazioni di B interessate.

Ma il neo allenatore Mark Iuliano blocca il trasferimento, credendo nel potenziale del giovane. Mai ci fu decisione più azzeccata! Infatti nell’ultimo turno della “cadetteria”, Mangni entra al 73° minuto e – dopo soli 3 minuti – realizza il gol che consente al Latina di sbancare Brescia e muovere un passo decisivo verso una salvezza che solo un mese e mezzo fa sembrava impossibile. Un gol da predestinato: riceve la palla in area, si gira in un battibaleno e di destro – che non è il suo piede – batte Arcari regalando 3 punti preziosissimi ai “laziali”.

Un gol che non ha fatto altro che confermare le doti di un ragazzo forgiatosi in uno dei settori giovanili migliori del”Bel Paese”, quello dell’Atalanta che da anni “sforna” talenti da consegnare al grande calcio. Staremo a vedere se sarà così anche per Doudou Mangni.