Parte oggi la rubrica che si pone come obiettivo quello di mettere in risalto i giovani talenti della Serie B – la nostra “cadetteria” – campionato nel quale emergono ogni anno prospetti interessanti da curare e perfezionare, soprattutto in un periodo così critico, dove i giovani – nel calcio così come nel tessuto socio-economico del nostro Paese – devono essere una risorsa. “Alla scoperta dei talenti della Serie B“, tenterà dunque di far conoscere le gesta dei vari giovani calciatori che sono protagonisti nella seconda serie italiana, dando un’occhiata alle ultime prestazioni ma entrando anche nel dettaglio della carriera di ognuno di questi. Dalle giovanili agli esordi in prima squadra, passando per trasferimenti ed eventuali curiosità. Insomma, si cercherà di raccontare più o meno tutto, sempre con neutralità e professionalità, lasciando poi al lettore la facoltà di “giudicare“.
Il talento dal quale si è deciso di partire, si chiama Gaston Brugman, è nato il 7 luglio del 1992 ed è uruguaiano.
Abbiamo deciso di partire da questo calciatore perché nonostante l’età ha già una storia che si lascia tranquillamente raccontare.
Nato a Rosario, cittadina uruguaiana (da non confondere con la “Rosario” argentina, città natale di Leo Messi) il piccolo Gaston inizia prestissimo a dare calci ad una palla e lo fa nella squadra della sua città: l’Estudiantes. Nel 2001, a soli 9 anni, viene notato dal Penarol – una delle compagini più importanti d’Uruguay – che lo convince a passare a far parte del proprio settore giovanile per rimanerci 5 stagioni. Sono anni importanti, sono gli anni di un’infanzia dove Gaston cresce divertendosi col pallone anche se qualcuno si è già accorto di lui.
Quel qualcuno è l’Empoli che nel 2007 lo acquista per 125.000 euro. Brugman arriva dunque in Europa a soli 15 anni, il salto è difficile ma la sfida viene accettata. Inizia così la parabola ascendente di questo ragazzino che in Toscana trova l’ambiante giusto per maturare e diventare un calciatore vero. Quattro anni nelle giovanili dell’Empoli per poi essere “svezzato” e lanciato in prima squadra nella stagione 2010-11 quando il tecnico Alfredo Aglietti ne nota personalità e coraggio, decidendo di farlo esordire a 19 anni.
Ma non è solo Aglietti a notare le qualità di un centrocampista che nonostante l’età sembra già completo. Dotato di una buonissima tecnica individuale, Gaston dimostra anche di sapere correre e giocare per la squadra, riuscendo a fare bene sia la fase difensiva che quella offensiva fatta di inserimenti senza palla. Di fatti, alla seconda presenza in Serie B con la maglia azzurra dell’Empoli,va a segno. E’ il 29 maggio, l’avversario è il Vicenza e la gara terminerà 1-1.
Un’altra stagione in Toscana per poi passare al Pescara. In Abruzzo è tornata la Serie A, credono in lui e lo comprano per 400.000 euro. Il ragazzo però non è pronto per la massima serie così viene “prestato” al Grosseto (Serie B) dove però colleziona solo 12 presenze e nessun gol. Inizia così il 2013, l’anno della svolta definitiva, almeno sulla carta.
La stagione 2013-14 inizia alla grande per Brugman che – in un Pescara tornato in serie B – riesce ad imporsi da “regista” ed inizia a giocare titolare segnando anche un gol alla prima giornata di campionato. Il “delfino” Pescara non riesce nel miracolo di tornare subito in Serie A, ma senza dubbio Brugman si fa notare e risulta – a fine stagione – uno dei migliori centrocampisti della categoria per rendimento. Tant’è vero che ci sono già alcune squadre importanti ad interessarsi al giocatore. Il suo procuratore è Mino Raiola – pleonastico citarne le gesta – e ad Aprile 2014 ( a campionato in corso) riceve una telefonata importante: è il Villareal – società della Liga spagnola – e mette sul piatto 5 milioni di euro!
Sembra fatta, sono tutti d’accordo. Il Pescara sta per concludere un affare ed il calciatore sta per raggiungere una grande piazza che lo potrebbe lanciare nel calcio che conta. Ma il sogno s’infrange.
Il 10 maggio 2014 nella gara contro il Siena – infatti – Brugman si rompe il crociato anteriore del ginocchio sinistro e l’affare salta. La delusione è tanta così come la rabbia. Ma l’età gioca a suo favore e, da vero guerriero sudamericano, “Gas” – vezzeggiativo usato dai compagni – si impegna più di prima per tornare a giocare.
Dopo una lunga pausa forzata, durata 7 mesi, l’uruguaiano rientra nel dicembre 2014 conquistando subito la fiducia del tecnico Baroni che lo schiera subito titolare. Ma il giovane talento dell’Uruguay – nazionale con la quale ha disputato il campionato sudamericano Under 15 – non è ancora pronto e torna di nuovo in panchina. Fino a quando Baroni non lo ritiene pronto per scendere sul manto erboso. Il resto è storia di pochi giorni fa con “Gas” che piange di gioia dopo aver siglato il gol del momentaneo 2-1 contro il Vicenza, guarda caso la squadra contro cui segnò il suo primo gol da professionista. Che sia un segno del destino?!
Noi non lo sappiamo ma di certo possiamo dire che Brugman è tornato ed ha stuzzicato già la fantasia di molti club. Cagliari, Atalanta e Cesena lo volevano già a gennaio. Il ds del Catania, Delli Carri, lo stava per acquistare ma di fronte alla richiesta di 5 milioni del Pescara, ha desistito.
Il contratto con gli abruzzesi scade a giugno 2016 ma Mino Raiola è già pronto a scatenare un’asta nel prossimo giugno. Non sappiamo dove andrà o se rimarrà al Pescara. Siamo però certi che – di questo centrocampista dai piedi buoni e con una visione di gioco degna dei grandi “registi” di centrocampo – ne sentiremo parlare per molto tempo.
Non sono presenti commenti.