Il prossimo 17 giugno 2015 andrà in scena nella Repubblica Ceca la fase finale degli Europei Under 21 e l’Italia, dopo aver superato la Slovacchia ai Play-Off, dovrà vedersela con l’Inghilterra, il Portogallo e la Svezia. Non sarà facile superare il girone per gli Azzurrini perché oltre ai portoghesi e agli svedesi, che hanno eliminato al play off la più quotata Francia, ci sono i leoni di Inghilterra che mai come quest’anno possono disporre di una rosa di alto livello e sono i favoriti per la vittoria finale del torneo. La redazione di Football Scouting ha intervistato il consulente di mercato dello Swansea, nonché esperto di calcio inglese e dell’ Inghilterra Under 21, Danilo Stavola per conoscere più da vicino i nostri futuri avversari.
Quali sono le aspettative dell’Inghilterra Under 21 all’Europeo?
“Iniziamo col dire che l’Inghilterra negli ultimi anni non ha ben figurato in questa manifestazione, hanno vinto il torneo due volte ma nel lontano 1982 e 1984, ed in diverse occasioni non hanno raggiunto la fase finale dell’Europeo. Ora a differenza di qualche anno fa, la Nazionale ha a disposizione una buona rosa perché può puntare su alcuni giocatori di alto livello. Hanno superato brillantemente il girone, esprimendo un buon calcio e se continuano così possono mettere in difficoltà qualsiasi squadra compresa l’Italia di mister Di Biagio ed arrivare fino in fondo a giocarsi il titolo europeo.
Quali sono i giocatori, uno per ruolo, di maggior talento che potrebbero trascinare la squadra alla vittoria finale?
“Analizzando la rosa hanno un ottimo portiere, Jack Butland dello Stock City, che è anche capitano, vanta già qualche convocazione nella nazionale maggiore. C’è il difensore Michael Keane, classe ’93 di proprietà del Manchester Utd ma in prestito al Burnley. Sulla linea mediana evidenzierei Tom Carroll del Tottenham che gioca in prestito allo Swansea City, buon regista e dotato di buona tecnica, mentre in attacco c’è Berahino un grandissimo calciatore, che gioca nel West Bromwich Albion, ha già segnato 10 gol con l’Under 21 e potrebbe addirittura raggiungere e superare il record di Alan Shearer fermo a quota 13 reti.
Hai parlato a centrocampo di Carroll, di Tom Ince cosa ci puoi dire?
“Tom Ince è un giocatore che è uscito alla ribalta nelle ultime due stagioni, tanto da essere accostato a diverse squadre, infatti sembrava in procinto di firmare con l’Inter, poi non se ne fece più nulla in quanto il calciatore decise di rimanere in Premier. Nell’ Hull City, squadra proprietaria del cartellino, non ha fatto benissimo infatti è stato dato in prestito al Nottingham Forrest per provare a giocare con maggior continuità ma resta comunque un giocatore di cui l’Under 21 inglese può fare assoluto affidamento”.
Non abbiamo parlato di Harry Kane, protagonista nel Tottenham, può essere il leader di questa Under 21?
“Harry Kane sta facendo benissimo nel Tottenham segnando tanti gol soprattutto in Europa League e sta diventando imprescindibile per gli schemi tattici del tecnico Pochettino. Sarà sicuramente il titolare indiscusso dell’attacco della nazionale, e può essere un leader non solo dell’Inghilterra ma anche di tutta la manifestazione in quanto punterà a vincere la classifica marcatori magari proprio con il sopra citato Berahino.”
Ci sono punti deboli di questa nazionale? Con quale si presenterà l’Inghilterra a Euro 2015?
“Si direi principalmente la difesa. Mentre in attacco oltre a Kane e Berahino possono affidarsi anche a Danny Ings, calciatore del Burnley, ed a centrocampo oltre alla diga formata da Ince, Carroll e Nathan Redmond del Norwich City, c’è anche Will Hughes un classe ’95 che ben sta figurando in Championship nel Deby County, invece in difesa presenta qualche punto debole in quanto oltre a Michael Keane non hanno un altro top player sul quale fare affidamento”.
Che impressione ti ha fatto la nostra Italia nel cammino del girone?
“La squadra di Di Biagio è nel complesso un ottimo gruppo con tanta qualità vedi Berardi e Belotti, la difesa a differenza della nazionale inglese, è molto forte con Rugani che sta diventando il leader indiscusso della retroguardia azzurra tanto da meritarsi la convocazione di Conte e rumors degli ultimi giorni, la Juve sembra avere fatto più di un sondaggio per questo giovane calciatore. Forse hanno sofferto un po’ troppo, vedi la qualificazione arrivata ai playoff, questo è l’unica nota stonata ma sicuramente, così come da tradizione, arriveranno a Euro 2015 con l’obiettivo di arrivare, o quantomeno provarci, alla vittoria finale”.
Il format della Premier League Under 21 funziona, se e quando potremmo vederlo nel campionato italiano? Differenze tra cultura inglese e italiana.
“In Inghilterra il format funziona benissimo, le Academy Under 21 sono delle vere e proprie squadre “B” e fanno un campionato vero e proprio molto più importante della Primavera italiana. Vengono investiti molti soldi per il vivaio e le prime squadre credono e puntano molto sui giovani. In Italia sarà difficile vedere nell’immediato questa tipologia di campionato, il problema è che i giocatori della Primavera fanno un percorso troppo lungo, in quanto vengono mandati a farsi le ossa prima in Lega Pro poi un anno in Serie B e poi magari fare l’approdo in prima squadra in Serie A. In Inghilterra non funziona proprio così, i ragazzi giovani, soprattutto quelli meritevoli vengono gettati subito nella mischia e anche se sbagliano un passaggio o commettono un errore non vengono subito fischiati o giudicati negativamente, mentre in Italia non c’è questa cultura, un allenatore ha paura di affidarsi al giovane talento di turno, il quale viene fatto esordire a fine campionato per il contentino, fatto giocare per 5-10 minuti. Quindi in conclusione sia culturalmente che economicamente i giovani vengono valorizzati molto di più in Inghilterra e continuando su questi standard la Under 21 inglese da qui in avanti sarà protagonista per tanti anni”.
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