Talento cristallino, mancino in grado di inventare ed illuminare lo Stade de Gerland, la casa dell’Olympique Lione, capolista solitaria della Ligue 1: è questa la descrizione di uno dei migliori prospetti del calcio francese, Nabil Fekir.
Nato a Lione il 18 luglio 1993, Nabil, nasce e cresce come giocatore nelle giovanili del FC Vaulx-en-Velin dove viene notato dagli osservatori dell’OL: con la stessa squadra di Lione esordisce in Ligue 1, nella quarta giornata dello scorso campionato, contro l’Evian in trasferta (Olympique sconfitto 2-1). Ma la sua storia non è stata tutta rose e fiori: arrivato a Lione all’età di 13 anni non riuscì ad imporsi nella regione del Rodano-Alpi e dopo due anni ripartì dall’AS Saint-Priesanno (dal 2008 al 2011). Proprio con il Saint-Priesanno si fa nuovamente notare dagli osservatori del Lione durante un match proprio contro l’Olympique in Coupe Gambardella (competizione francese Under 19 nella quale il Lione ha trionfato per tre volte).
Torna dunque a casa, nella squadra di cui faceva il tifo fin dalla nascita e questa volta si impone una volta per tutte prima nel Championnat de France amateur, dove gioca 19 partite realizzando 5 gol.
Nella sua prima stagione in prima squadra (2013-2014) colleziona 11 presenze in campionato, 3 in Europa League e 2 in Coupe de la Ligue, andando a segno nella sfida contro il Bastia (1-1 finale): dimostra subito grande personalità ed una classe davvero importante con un mancino davvero illuminante. In grado di giocare sia come attaccante esterno a sinistra e trequartista ma anche come seconda punta, è un centrocampista offensivo molto duttile: non è molto dotato fisicamente e proprio per questo motivo fu scartato dalle giovanili del Lione, ma riesce ad abbinare una sopraffina tecnica con una grande velocità di esecuzione e soprattutto un carattere molto tenace.
Si fa notare non soltanto per le sue giocate offensive, è devastante in campo aperto, ma anche per l’abnegazione difensiva: dopo l’addio di Rémi Garde, arriva sulla panchina del Lione Hubert Fournier, che gli affida da subito le chiavi offensive della squadra sin dal terzo turno di qualificazione per l’Europa League contro il Mladá Boleslav. In Ligue 1 gioca titolare contro il Rennes ma esce al 26′ per infortunio che lo frenerà per 20 giorni, facendogli saltare tre gare consecutive che finiscono (non a caso) con tre sconfitte consecutive con Toulouse, Lens e FC Metz.
Ritorno in campo con il botto contro il Monaco: Nabil Fekir segna al trentesimo di sinistro la sua prima rete stagionale e da il via alla vittoria finale 2-1 (di Ocampos e Corentin Tolisso le altre due reti). Da quel momento il Lione ottiene 14 vittorie, 5 pareggi (due con il PSG) ed una sola sconfitta: il bottino di Fekir recita 20 presenze, 8 reti e 6 assist. E’ la definitiva consacrazione!
Con il PSG nell’ultima gara gioca con Nije (che sostituisce l’infortunato Alexandre Lacazette) nell’attacco molto veloce del Lione innescato dal talento di Yoann Gourcuff: il numero 18 si accende dal nulla e si inventa un assist al bacio per il compagno di reparto che batte Sirigu per il momentaneo vantaggio de Les Rouge & Bleu. Sponda di Nije, controllo nello stretto, un tocco ed assist al bacio tra tre maglie avversarie per spalancare la porta al compagno.
Tanta classe racchiusa in 173 centimetri di altezza: il calcio francese (e la “cantera” del Lione in primis) continua a produrre un gran numero di talenti, e Nabil ne è l’emblema.
Dopo essersi imposto in Ligue 1 ed una presenza con la France espoirs, è pronto al grande salto nella Nazionale francese. I numeri ci sono tutti e l’età e dalla sua parte: il futuro è nelle mani, anzi nei piedi di Nabil Fekir.
La scheda:
Data di nascita: 18 Luglio 1993
Luogo di nascita: Lyon
Età: 21 anni
Nazionalità: Franco-algerina
Ruolo: Trequartista, ala sinistra, seconda punta
Piede: Sinistro
Fonte: Transfermarkt
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