Il 28 ottobre 2015 sigla la sua prima rete con la maglia granata del Torino in una roccambolesca partita finita con il risultato di 3-3 contro un’ottimo Genoa, risultato di tanto lavoro e di un talento in procinto di esplodere definitivamente.
Davide Zappacosta nasce l’11 giugno del 1992 a Sora in provincia di Frosinone, paese in cui si avvicina al mondo del calcio cominciando a tirare i primi calci al pallone proprio nel vivavio del Sora. Nel 2008, a soli 17 anni, il promettente terzino si affaccia al calcio professionistico disputando il suo primo campionato di Lega Pro con la maglia dell’Isola Liri. Due anni dopo l’Atalanta si aggiudica il suo cartellino, dove il ragazzo disputa sei mesi con la Primavera prima del suo passaggio in comproprietà all’ Avellino, tappa fondamentale per il proseguo della sua carriera. Proprio con la maglia bianco-verde si mette in mostra disputando nel 2013-2014 una favolosa stagione in Serie B, condita anche da due gol. I Bergamaschi, senza troppi indugi, si aggiudicano alle buste il terzino italiano, il quale disputerà una superba stagione con la maglia nerazzurra senza farsi condizionare dalle grandi squadre e dai grandi campioni che arricchiscono il campionato italiano. L’annatta mette in mostra tutte le qualità del numero 22, corsa, grinta e velocità sulla sua fascia di competenza. La chiamata del Torino nell’annatta seguente, realtà che punta molto sui giovani talenti, non lascia dubbi a Zappacosta che si traferisce sotto la mole, in un’operazione che include anche il suo compagno Davide Baselli per un prezzo totale di 10 milioni di euro.
La concorrenza con l’esterno brasiliano Bruno Peres è molto agguerrita, ma ogni volta in cui è stato chiamato in causa ha risposto sempre con ottime conclusioni. La chiamata nella Nazionale maggiore non è ancora avvenuta, nonostante le tante partite disputate con l’under-21 di cui è uno dei pilastri portanti. Siamo sicuri che se le sue prestazioni troveranno maggiore continuinità, un terzino come il giovane Zappacosta sarà più che utile alla causa azzurra.
La velocità, la grinta e il grande temperamento sono le caratteristiche che contraddistinguono questo giovane talento. Considerato da molti un terzino moderno in grado di giocare anche come esterno di centrocampo, la predisposizione di giocare per la squadra ed un ottimo tiro fanno di lui un giocatore completo sotto tutti i punti di vista.
Paragonato ai tempi dell’ Avellino al grande Cafù, Davide non ha mai voluto sentir parlare di accostamenti affrettati nonostante abbia ampliamente espresso la sua grande stima ad un grande camoione del calcio recente come Pavel Nedved. Il ruolo non è lo stesso, ma l’eleganza dentro e fuori dal campo affascinano un calciatore che si prospetta a diventare un grande campione.
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