A Ismailia un giocatore del genere non lo vedevano dai tempi di John Utaka, stagione 2000-2001, 17 gol in 24 presenze, per avere conferma chiedere al noto gruppo ultra, si ci sono anche in Egitto, della curva dell’Ismailia Stadium, più conosciuto come lo Yellow Dragons, che ogni sabato invoca all’unisono il suo nome.
John Antwi, classe 1992, ha tirato i primi calci al pallone nei campetti delle periferie di Sekondi, città del Ghana occidentale. La prima maglia che indossa all’età di 16 anni è quella del Dreams FC, club di terza divisione ghanese. Tramite un programma di formazione nel 2011 partecipa alla pre-season con l’Accra Hearts of Oak, da qui il suo nome inizia a circolare sui taccuini di quasi tutti gli scout dell’Africa Occidentale. La prima squadra a metterlo sotto contratto è la Sekondi Eleven Wise, una sola stagione nelle trafile per poi passare all’attuale Ismaily SC che compra il suo cartellino per 250mila dollari.
La prima stagione nella squadra egiziana è la classica di ambientamento, tante presenze e discreto numero di gol. Ma Antwi inizia a impressionare durante la Egyptian Premier League dell’anno successivo, 2013-2014. Le marcature diventano 11 in 16 presenze che gli permettono di vincere il titolo di capocannoniere della competizione. Stagione attuale, 2014-2015, stesso copione, siamo alla giornata 15 e il ragazzo di Sekondi ha già portato il suo score a 11 reti.
Attaccante completo, ambidestro, forte di testa, letale dentro l’area avversaria. La cose che più stupisce è la maturità che esprime nei movimenti, da prima punta navigata. Le offerte per lui non mancano, lo Zamalek avrebbe fatto carte false quest’estate per riuscire a tesserarlo, ma la sensazione è che la Premier egiziana stia molto stretta a John Antwi.
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