Qualche tempo fa Fermo Favini (meglio conosciuto come Mino), responsabile del settore giovanile dell’Atalanta, disse che una delle maggiori difficoltà che ha incontrato nel proprio lavoro ultimamente è stato il fatto che Milan ed Inter, dopo anni di attenzione non grandissima nello scouting sul proprio territorio, ora sono più sull’attenti a quello che avviene sui campetti delle varie squadre giovanili della provincia meneghina.
Sarà quindi sempre più difficile effettuare “scippi” sul territorio del capoluogo lombardo, come fu in passato, tanto per citarne uno, Andrea Consigli.
Un esempio più recente e più adatto al nostro sito può senza dubbio essere Gabriel Lunetta.
Nato a Milano da padre di origini leccesi (Gianfranco) e mamma parigina (Dominique), i primi passi su un terreno di gioco li muove nella Lombardia Uno, poi Monza, Pro Sesto e Lecco.
Ricollegandoci al discorso di prima, anche Milan ed Inter potrebbero essere possibili destinazioni per lui, visto che effettua numerosi provini con le due maggiori compagini di Milano.
Sembra essere ad un passo dai rossoneri, ma un infortunio all’inguine sconvolge i piani, dopo che Lunetta aveva svolto tutta la preparazione con la maglia del Diavolo.
All’età di dieci anni un potenziale treno sfuma, così torna a lavorare per traguardi importanti lontano dal blasone di club importantissimi.
A 15 anni sembra essere ad un passo dall’espatrio Inghilterra, viste le richieste di West Ham e Stoke City.
All’improvviso, ecco un altro cambiamento….l’Atalanta è rimasta colpita dal ragazzo in un torneo disputato a fine stagione in cui Gabriel si era laureato capocannoniere.
E’ l’occasione di mettersi in mostra in una realtà che sa valorizzare molto i giovani in un contesto non troppo lontano da casa, per questo l’ipotesi di giocare Oltremanica viene accantonata.
Il primo anno, negli Allievi Nazionali, ha un buon impatto e mette a segno 9 gol su 15 presenze, giocando perlopiù come punta centrale.
In estate il suo procuratore viene contattato da diverse squadre tedesche, due delle quali fanno la Champions League (una delle quali è il Borussia Dortmund), ma la scelta di rimanere alla fine prevale, sia per motivi scolastici che per un discorso di fiducia nella società bergamasca.
Il secondo anno è quello in cui spesso si potrebbe faticare ad imporsi, il primo anno di Primavera, con la maggioranza di compagni ed avversari più vecchi di un anno.
Fisicamente la stagione è molto travagliata, visto che molti infortuni tormentano le vicende calcistiche di Lunetta, che pure sul campo riesce a tenere una media gol invidiabile (circa un gol ogni 80’).
Segna anche nella gara contro i paraguayani dell’Asuncion nella terza gara del girone del Torneo di Viareggio.
Quest’anno ha la possibilità di essere un elemento fondamentale della squadra, avendo un posto quasi certo nel tridente che Bonacina propone solitamente.
La concorrenza di buoni esterni c’è sicuramente (Tentoni, Tulissi e lo sloveno Susnjara), ma Lunetta sembra avere una marcia in più sia in fatto realizzativo che in fatto di esperienza, avendo un anno in più di tutti i ragazzi appena citati.
Giocatore completo, abbina un ottima tecnica di base a una fisicità importante, visti i 186 cm di altezza.
In Primavera ha giocato quasi solo da ala sinistra, visto che al centro Boinacina ha sempre preferito giocatori che avevano più le caratteristiche del centravanti (il mozambicano Bangal lo scorso anno e Parigi in questo avvio di 2014-2015).
Dotato di buona rapidità e non facile da fermare nell’uno contro uno, sa disimpegnarsi bene con entrambi i piedi.
Ama partire da lontano per costruire le minacce alle difese avversarie, cercando il tiro a giro o la soluzione più intelligente per il bene della squadra.
Bravo anche nei tagli, aggirando la difesa avversaria alle spalle (vedi il gol del momentaneo 1-1 contro l’Inter).
Se il calcio è uno degli impegni che richiedono più sacrificio nelle sue giornate, anche la scuola che frequenta è assai impegnativa.
Gabriel risulta infatti iscritto alla Saint Louis International School, una delle scuole internazionali più conosciute di Milano.
Questa sua formazione scolastica gli ha consentito di parlare quasi perfettamente l’inglese ed il francese, risultando così utile alla squadra non solo in campo ma anche come traduttore per i compagni stranieri che non parlano l’italiano (quest’anno Sunsjara e Napol, tra l’altro entrambi suoi compagni di reparto).
Molto ben voluto dai compagni di squadra, uno di quelli con cui ha più legato è il centrocampista Nicola Abbadati.
Il compagno bresciano sta combattendo una dura battaglia contro una brutta malattia, che a quanto pare sembrerebbe avergli la possibilità di continuare a giocare.
Il momento è triste e complicato per un ragazzo che sognava di volare, per questo Lunetta ha mostrato una maglietta di supporto all’amico dopo il gol all’Inter, cosa già fatta da Caldara lo scorso anno, proprio dopo un gol contro i nerazzurri di Milano.
Nome: Gabriel
Cognome: Lunetta
Data di nascita: 10 agosto 1996
Luogo di nascita: Milano
Ruolo: ala sinistra-centravanti
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