Il settore giovanile dell’Empoli, si sa, è uno dei migliori in Italia. Il vivaio dei toscani, in passato, ha sfornato giocatori del calibro di Montella, Di Natale, Tavano e Saponara. I talent scout della società azzurra scovano giovani calciatori su tutto il territorio nazionale, li fanno crescere in Toscana dove, senza eccessive pressioni, possono crescere sia come uomini che, soprattutto, come giocatori.

E’ il caso di Alessandro Piu, scoperto dagli osservatori della squadra empolese quando giocava nell’ASD Comunale Gonars, squadra del suo paese dove Alessandro muoveva i primi passi. Arrivato in Toscana, il giovane friulano viene aggregato agli Allievi di Mario Cecchi, oggi allenatore della Primavera di cui Piu è indubbiamente il giocatore di maggior talento. Nella stagione 13/14, la prima in Primavera, si mette subito in mostra siglando 8 reti in 24 presenze. Niente male per uno che ancora non aveva compiuto 17 anni. L’anno seguente Piu si conferma e si consacra come uno dei maggiori talenti che il calcio italiano può offrire. 13 gol in 22 presenze nel campionato Primavera, e un gol nel prestigioso Viareggio, dove però l’Empoli di Cecchi non riesce a ripetere le prestazioni del campionato.

Classe 1997, Piu nasce come trequartista vecchio stile dietro le punte. Cecchi lo impiega largo a sinistra nel 4-3-3 dove può rientrare sul suo piede forte e calciare in porta, essendo dotato di un ottimo tiro dalla media- lunga distanza. E’ un giocatore molto elegante, che accarezza il pallone con grande naturalezza ed è dotato di un’ottima visione di gioco.

Le sue prestazioni gli sono valse le convocazioni con la prima squadra in questo inizio di stagione, ma soprattutto hanno fatto sì che i club più blasonati del continente gli mettessero gli occhi addosso. La Juventus, sempre attenta ai giovani italiani, lo segue da tempo, ma anche Manchester City e Atletico Madrid sembrano interessate al ragazzo. L’Empoli ha sfornato un altro campione?