Nell’anticipo delle 18 di sabato al “Franchi”, la Fiorentina ha battuto con il minimo scarto il Genoa. Il gol decisivo, nonché l’unico della gara, è stato siglato da Babacar. L’attaccante classe ’93 ha messo in mostra le sue doti tecniche e fisiche, deviando in rete un pallone aereo, per il gol che deciderà la partita e, se avesse mancato l’impatto sul pallone, sarebbe stato Vecino (1991) a colpire. Da segnalare anche la presenza tra i viola di Bernardeschi (1994), colpito da un grave infortunio nella scorsa stagione.

Gasperini, mister genoano, dal canto suo, si conferma un allenatore che non guarda le carte di identità. Spazio fra gli ospiti, infatti, per il difensore classe ’93 Izzo, già reduce da buone prove nel campionato scorso, per l’ex Empoli Laxalt (1993), schierato a centrocampo e per Olivier Ntcham, duttile attaccante francese di appena 19 anni.

In contemporanea al “Matusa”, andava in scena il derby laziale Frosinone-Roma. I padroni di casa, all’ossatura coriacea delle passate stagioni, hanno aggiunto alcuni giovani interessanti. In mezzo al campo, ad esempio, si è visto il guastatore Yussif Raman Chibsah, classe ’93, in prestito dal Sassuolo. Un compito arduo per il mediano ghanese, che ha provato con corsa e quantità a tenere a freno i giallorossi. In porta, per i locali, il giovane Nicola Leali (1993). L’ex Cesena, che era stato il migliore in campo nelle prime due partite giocate dai ciociari, si è dovuto arrendere alle incursioni avversarie. Nella Roma, complice anche la turnazione in vista della Champions, spazio in difesa all’ex Stoccarda Rudiger (’93), che ha saputo disimpegnarsi bene, anche se saranno altri i test probanti. In campo anche Florenzi (1991) e Digne (1993). Rete per Iturbe (1993) in pieno recupero.

A Torino è stato un giovane talento a evitare alla Juventus la terza sconfitta consecutiva. Paulo Dybala, infatti, nonostante i soli 21 anni, ha dimostrato grande personalità calciando e segnando il rigore del pareggio. Allegri ha schierato anche l’ex Genoa Sturaro (’93) in mezzo al campo, mentre il coetaneo Pogba è partito dalla panchina, visti gli impegni ravvicinati con la nazionale francese.

Domenica, a Verona, hanno trovato la via del gol, per il Torino, i classe ’92 Baselli, ormai goleador con 4 gol in altrettante gare ufficiali in granata e Acquah, abile a sfruttare un’uscita imprecisa di Rafael. In mezzo al campo Ventura ha puntato anche su Obi (1991), mentre in attacco, a far coppia con il veterano Quagliarella, ecco Belotti (1993). Anche nel Verona centrocampo giovane con Viviani (1992) e il duttilissimo Sala, richiesto da molte big.

In Sassuolo-Atalanta, positiva la prova del portiere orobico Sportiello (1992), che ha neutralizzato il rigore di Sansone. In mezzo al campo Reja ha puntato su De Roon (1991), brillante nelle amichevoli estive. Mentre a partita in corso è subentrato Gaetano Monachello (1994). Per l’attaccante ex Lanciano è l’esordio in Serie A.

Nel Sassuolo da rivedere Defrel (1991) e Duncan (1993), male Vrsaljko. Il terzino croato classe ’92, infatti, è stato espulso e ha causato il rigore che avrebbe potuto dare la vittoria agli ospiti.

A Palermo tanti giovani in campo nella partita fra la squadra di Iachini e il Carpi. Da segnalare le reti di Hiljemark, centrocampista svedese classe ’92 e di Djurdjevic, classe ’96. In campo anche un altro giovane svedese interessante: il ventunenne Quaison e l’esterno sinistro Lazaar, classe ’92. Tanti i giovani schierati anche da Castori: Bubnjic (’92) in difesa, Fedele (’92) e Gabriel Silva (’91) a centrocampo e la coppia Matos (’93)-Mbakogu (’92) in avanti.

Per Empoli-Napoli, Giampaolo ha puntato decisamente sulla linea verde: Skorupski (’91) in porta, Barba (’93) e Mario Rui (’91) in difesa, Diousse (’97) e Zielinski (’94) a centrocampo, Pucciarelli e Saponara (entrambi classe ’91) in avanti. Giovanissimi anche i subentrati Marko Livaja (1993) e Leandro Paredes (1994).

Anche l’ex di turno Sarri non si è risparmiato mandando nella mischia il pretoriano Hysaj (1994), oltre a Gabbiadini (1991) e a Insigne (’91), autore di un grande gol da fuori area. In rete anche il coetaneo e compagno di squadra Allan.

Anche per l’Empoli sono andati a segno due ’91: Saponara e Pucciarelli.

Pioli ha dato spazio, per Lazio-Udinese, al classe ’94 Hoedt e al coetaneo Danilo Cataldi, ormai sempre più un elemento fondamentale per i capitolini oltre a Keita (1995). Spazio come subentrati per Milinkovic-Savic (’95) e Felipe Anderson (1993) Tre, invece, i giovani schierati dal primo minuto da Colantuono: Ali Adnan (’93),  Bruno Fernandes (’94) e Duvan Zapata (’91).

Nel derby di Milano è stato Mancini ad aver puntato di più sui giovani talenti: da Kondogbia (’93) a Santon (’91), passando per il colombiano Murillo (’92), autore di alcuni errori grossolani e Telles, all’esordio in Serie A a 22 anni.

Nel Milan linea verde soprattutto in difesa con De Sciglio (’92) e Romagnoli (’95), ben lontani dalla sufficienza.

Sorprendente, in conclusione, anche il numero di giovani impiegato da Zenga in occasione di Sampdoria-Bologna, rinviata a lunedì, per maltempo. Centrocampo imbottito, infatti, di giovani: da Fernando (’92) a David Ivan (1995), passando per l’ex uomo mercato Soriano (’91), autore di una rete di ottima fattura. Nell’undici titolare anche il coetaneo Muriel, ad affiancare Eder.

Il traballante Delio Rossi, dal canto suo, ha risposto con una batteria di giovani promesse non di minor portata. Oltre a Destro (’91), ecco, infatti, Ferrari e Masina (entrambi classe ’94) in difesa e Taider (’92), con Donsah (’96) in mezzo al campo.

Ulteriore curiosità: tutti i subentrati sono under 25. Per la Sampdoria, infatti, il più “vecchio” è la punta Rodriguez (1991), poi Correa (1994) ed, infine, il giovanissimo Pedro Pereira, classe ’98, subentrato nel primo tempo al posto di Cassani. Nel Bologna sono entrati a gara in corso: Diawara (’97), Pulgar (’94) e Rizzo (’92), uscito prima del triplice fischio a seguito di un’espulsione.